La bandiera culturale ed etnica del popolo Rohingya è stata menzionata per la prima volta da Abdul Faiz K. Jilani, che ne ha documentato la creazione a metà del XX secolo. Il campo verde, simbolo di pace, è caricato con il ridisegno di un'antica moneta rohingya utilizzata nell'Arakan. Il testo arabo sulla moneta è la shahada circondata dai nomi dei quattro giusti califfi dell'Islam: Abu Bakar (in alto), Omar (in basso), Othman (a sinistra) e Ali (a destra); l'oro è la prosperità, mentre il bianco è la purezza. Il 20 maggio 2018, la Rohingya Language Academy ha creato una versione aggiornata della bandiera. Proporzioni 2:3.

La bandiera rom, è una dei pochi simboli ufficiali di unità per questa minoranza etnica, creata dall'Uniunea Generala a Romilor din Romania (Unione generale dei Rom di Romania) nel 1933, e approvata ufficialmente nel 1971 dai delegati internazionali al primo Congresso Mondiale Rom. IL vessillo è costituito da due strisce orizzontali, la superiore azzurra e l'inferiore verde, che rappresentano il cielo e la terra. Al centro campeggia una ruota raggiata rossa, che rappresenta il continuo migrare dei Rom. Tale ruota è simile a quella presente sulla bandiera indiana, luogo d'origine di questa popolazione, sebbene in quest'ultima essa rappresenti piuttosto un chakra che una ruota vera e propria.

Bandiera approvata durante il 9° congresso mondiale dei ruteni, che si è svolto in Romania il 23 giugno 2007. Il blu è il colore dei cieli profondi, una rappresentazione prospettica delle montagne dei Carpazi, la speranza per un futuro migliore, il colore del ragionamento razionale, la freschezza dello spirito e del corpo e la diligenza imperitura; il bianco è la tranquillità tradizionale, dell'ospitalità, della gentilezza, della tolleranza, della pace, della purezza morale e fisica, dell'alta cultura e del naturale pacifismo del popolo ruteno; il rosso si associa a tutto ciò che vive ed è bello, all'ideale estetico e simboleggia l'energia e la salute nell'uomo. Nel centro lo stemma usato durante la prima Repubblica Cecoslovacca (1918–1939), proprio della Russia subcarpatica. L'orso simboleggia le montagne dei Carpazi, le tre strisce dorate i tre fiumi: Uh (Už), Latorica e Tisa. Proporzioni: 2:3.