GERMANIA

Germania

Repubblica Federale di Germania

(Bundesrepublik Deutschland)

  • 1919-1933: Repubblica Tedesca (Deutsches Reich)

Bandiera re-introdotta quasi settant'anni dopo (già della Confederazione Germanica), l'11 agosto 1919 (su decisione del 3 luglio) dalla Repubblica di Weimar. Di nuovo abolita da Hitler il 12 marzo 1933. Dopo la guerra, nel 1949, fu adottata da ambedue le Germanie: il 23 maggio dalla Repubblica Federale (in uso effettivo dal 1° gennaio 1950) e il 7 ottobre dalla Repubblica Democratica (che successivamente la modificò). L'art. 22, comma 2 della legge costituzionale riporta che: "Die Bundesflagge ist schwarz-rot-gold", mentre la disposizione sulle bandiere tedesche del 13 novembre 1996, sezione I, n . 1  prevede: "Die Bundesflagge besteht aus drei gleich breiten Querstreifen, oben schwarz, in der Mitte rot, unten goldfarben, Verhältnis der Höhe zur Länge des Flaggentuches wie 3 zu 5. Die Bundesflagge kann auch in Form eines Banners geführt werden. Das Banner besteht aus drei gleich breiten Längsstreifen, links schwarz, in der Mitte rot, rechts goldfarben". L'oro e il nero rappresentano la Germania meridionale, mentre il rosso rappresenta la Germania settentrionale. Esistono due teorie sulle origini esatte di questi colori: la prima sostiene che risalgono alle uniformi dei "Lützowsches Freikorps", composti principalmente da studenti universitari prussiani, che si formarono verso la fine della lotta contro l'occupazione napoleonica di gran parte della Germania, un'altra sostiene che derivino da colori simili presenti sullo stemma del Sacro Romano Impero. La prima sembra essere più accreditata attualmente ma può essere che la seconda fornisca la vera origine con un retroterra storico più ampio. In entrambi i casi, questi colori divennero ben presto visti come i colori nazionali durante il periodo della Confederazione Germanica nella prima metà del XIX sec. I colori esatti della bandiera non sono stati mai formalmente definiti e hanno cambiato spesso di tonalità. Il governo federale solo il 2 giugno 1999 ha introdotto l'elemento grafico.

La bandiera di servizio delle autorità federali della Germania (Dienstflagge der Bundesbehörden) è caricata dallo stemma. Secondo la legge, gli stati federali, i comuni, le istituzioni o le persone private non sono autorizzati a utilizzare questa bandiera. Proporzioni: 3:5, già 2:3.

b. stato 1.1.1922-12.3.1933 e 7.6.1950-attuale
b. stato 1.1.1922-12.3.1933 e 7.6.1950-attuale




1.

  • 1871-1918: Impero Tedesco  (Deutsches Kaiserreich)

  • 1933-1935: Repubblica Tedesca (Deutsches Reich)

Il 1848 vide un movimento nazionalistico cercare di trasformare una Confederazione di stati tedeschi poco legata in uno stato unificato. Quando l'effimera Assemblea Nazionale di Francoforte si riunì il 9 marzo 1848, adottò una bandiera nera-rosso-oro (Schwarz-Rot-Gold), e dichiarò questi colori, ufficiali.

La Prussia, il più influente tra gli stati tedeschi, resistette al movimento, anche se lavorava per stabilire una Germania unificata che fosse più favorevole ai suoi interessi. Un passo importante in questa direzione fu la fondazione, nel 1867, della Confederazione della Germania del Nord, che il 25 giugno di quell'anno adottò una nuova bandiera, che mischiava i colori prussiani (nero e bianco) e i colori della Lega Anseatica e del Brandeburgo (rosso e bianco) in un tricolore orizzontale nero-bianco-rosso (Schwarz-Weiß-Rot). Questa bandiera, voluta da Otto von Bismarck e molto gradita da re Guglielmo I di Prussia, perché abbandonava il "giallo-oro" associato all'Austria, fu adottata dal successivo Impero Tedesco il 20 aprile 1871, nato dopo la guerra franco-prussiana (1870), quando gli ultimi stati tedeschi meridionali si unirono con il Nord, portando all'unità germanica e l'elevazione del re di Prussia ad Imperatore, il vessillo valido sin dall’inizio per l’impiego mercantile, dovette attendere più di vent'anni (8 novembre 1892) per essere riconosciuta anche nazionale, a causa della resistenza degli stati meridionali che prediligevano il primitivo tricolore. Cadde in disuso dopo il 9 novembre 1918, a seguito della sconfitta germanica della Prima Guerra Mondiale con l'abdicazione del Kaiser Guglielmo e la fine dell’Impero, la bandiera fu abbandonata definitivamente con la nuova Repubblica di Weimar che ripristinò ufficialmente l'11 agosto 1919 la sequenza nero-rosso-oro. Durante i giorni della Repubblica ci fu dibattito su quale bandiera usare, con i monarchici, i nazionalisti e i nazionalsocialisti favorevoli alla bandiera imperiale. Quando i nazisti presero il potere nel 1933 infatti la reintrodussero, anche se successivamente, sostituirono tutte le bandiere governative tedesche con bandiere il cui disegno era basato sulla svastica presente nella loro bandiera di partito.

b. stato per estero 1893-1918
b. stato per estero 1893-1918

1A.

  • 1933-1938: Impero Tedesco (Deutsches Reich)

  • 1938/1943-1945: Reich della Grande Germania (Großdeutsches Reich)

Con l'instaurarsi del regime nazista in Germania, avvenuto il 5 marzo 1933, la bandiera nero-rosso-oro sparì rapidamente e con un decreto del 12 marzo venne reintrodotto il vecchio tricolore imperiale nero-bianco-rosso; si stabilì inoltre che la bandiera nazista e quella imperiale fossero utilizzate entrambe quali bandiere nazionali. Il 15 settembre 1935un anno dopo la morte del Presidente del Reich Paul von Hindenburg e l'ascesa di Hitler alla posizione di Führer, con il Reichsflaggengesetz (=Legge sulla bandiera del Reich) il sistema della doppia bandiera terminò e prevalse l'uso esclusivo della bandiera nazista quale bandiera nazionale della Germania, mentre la vecchia bandiera nero-bianco-rossa fu proibita e considerata "reazionaria". Il motivo dell'introduzione del Reichsflaggengesetz fu un incidente avvenuto a New York, in cui i lavoratori del piroscafo Brema avevano strappato la bandiera con la svastica. Rimasti impuniti perché non era una bandiera nazionale. Adolf Hitler scrisse che la bandiera dell'N.S.D.A.P. (Nationalsozialistiche Deutche Arbeiterparteidoveva essere costituita da un panno rosso con un disco bianco, nel cui centro si doveva trovare una croce uncinata nera. La bandiera oltre che creare un collegamento simbolico con l'Impero tedesco per via della sua scelta dei colori, aveva inoltre un ulteriore significato, riportato da Hitler nel suo libro "Mein Kampf", il bianco infatti rappresentava il nazionalismo, il rosso il socialismo e la svastica simboleggiava la missione di combattere per il trionfo della razza ariana. Questo simbolo, antichissimo e universalmente diffuso, dall’Asia all’Europa settentrionale a tutta l’America precolombiana, ha un significato complicato e variabile, ma, nell’essenza, rappresenta la forza vitalizzante del sole, la gioia e la buona sorte (svasti = benessere, in sanscrito). Di tale emblema gioioso si appropriarono tra il XIX e il XX secolo movimenti antisemiti tedeschi e austriaci e da essi passò ai fautori del Reich millenario. Albert Speer affermò nelle sue memorie che «solamente per due altri progetti lui (Adolf Hitler) ebbe la stessa attenzione che prestò alla sua casa sull'Obersalzberg: la bandiera di guerra del Reich ed il suo personale stendardo quale Capo di Stato». Abolita il 20 settembre 1945, con legge n. 1 emanata dal Consiglio di Controllo Alleato.


b. stato 12.3.1933-15.9.1935
b. stato 12.3.1933-15.9.1935
b. stato 15.9.1935-1945
b. stato 15.9.1935-1945


2.

  • 1946-1950: Germania (Deutscheland)

Dopo la sconfitta della Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale, la Germania venne occupata dagli alleati e cessò di esistere come stato sovrano. Il governo di occupazione bandì le bandiere nazionali esistenti ed emanò un ordine che istituiva la bandiera di segnalazione internazionale rappresentante la lettera "C" (meno un lembo triangolare) come bandiera provvisoria della Germania.

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