CINA

Cina

Repubblica Popolare Cinese

华人民共和

 

(Chunghua Jen-min Kung-ho-kuo, Zhonghua Renmin Gongheguo)

Bandiera nazionale, di stato, mercantile e della marina da guerra, approvata il 28 settembre 1949 e alzata il 1° ottobre successivo, giorno della proclamazione della Repubblica da parte di Mao, sulla piazza Ten-an-men ("della pace celeste"). Confermata dalla Costituzione il 20 settembre 1954. Le cinque stelle nel cantone formano un'ellisse è rappresentano il territorio della Cina (compresa la Mongolia) nella forma di una foglia di begonia, rappresentano anche le quattro classi sociale (lavoratori proletari [Gong -operai], agricoltori [Nong], piccola borghesia [xiǎozīchǎn chengshi -commercianti] e capitalisti patriottici [Minzu zīchǎn -intellettuali]) unite sotto la guida del partito (la stella grande). Il numero cinque è tradizionalmente un numero "di buon auspicio" nella cultura cinese, come il colore rosso, che per felice coincidenza è anche quello tradizionale del popolo Han.  "1990628日,中华人民共和国第七届全国人民代表大会常务委员会第十四次会议通过了《中华人民共和国国旗法》,并由中华人民共和国主席发布主席令,予以公布,自1990101日起实行". ["Il 28 giugno 1990, il Comitato permanente nella XIV riunione della Conferenza del Congresso Nazionale del Popolo ha adottato ufficialmente "la legge sulla bandiera nazionale", valida dal primo ottobreLa bandiera rossa nazionale della Repubblica Popolare Cinese simboleggia la rivoluzione. La stella a cinque punte simboleggia il popolo rivoluzionario e la guida sotto la solidarietà comunista. Il giallo della stella va sul rosso brillante e luminoso che la fa bella, quattro piccole stelle a cinque punte sono di fronte (…)]". La bandiera fu selezionata tramite un concorso il 4 luglio 1949 e fu scelto il disegno di Zeng Liansong, che era molto simile all’attuale, egli a proposito di questa,  disse:  L'ho disegnata dopo aver riflettuto su un proverbio cinese che dice <nostalgia per le stelle, nostalgia per la luna>". Il disegno subì numerosi cambiamenti e venne approvato dal C.P.C.P.C., durante la sua prima sessione plenaria. Originariamente aveva una falce e martello dipinte all'interno della stella più grande (rappresentante l'unità e la forza combinata del governo e del popolo ed ovviamente il simbolo comunista per eccellenza), e alcune strisce gialle orizzontali sotto le stelle (rappresentanti l'etnia Han, maggioritaria in Cina, e forse il Fiume Giallo). Queste idee, comunque, vennero abbandonate in favore di un disegno più semplice ed essenziale.  Proporzioni 2:3.

Nomignolo

In mandarino, la bandiera si chiama 五星 红旗 (Wǔxīng Hongqi), vale a dire "la bandiera rossa con cinque stelle."




1.

  • 1890-1911: Impero Cinese (Chung Kuo)

Il 10 novembre 1872, la bandiera col drago diventò quella di stato e della marina da guerra. Nel 1890, per uniformare il vessillo a quelli occidentali, la forma triangolare fu cambiata in rettangolare. Durata fino al 1911. Il giallo era il colore dell’impero, ma anche del riso e della fertilità della terra; il drago azzurro, un essere formato da parti di vari animali rappresentanti i nemici sconfitti, sarebbe diventato simbolo imperiale nel 221 a.C., quando il principe Cheng della dinastia Chin si fece proclamare “Primo Imperatore” (Shih Huang-ti). I cinesi consideravano il drago una forza vitale e benefica della natura, legata soprattutto all’acqua; per estensione era l’emblema della primavera e del mattino. Il disco rosso rappresentava il sole e la vita.


2.

  • 1911-1912: Governo Militare della Repubblica di Cina

Bandiera della rivolta di Wuchang del 10 ottobre 1911, abolita il 1° gennaio 1912. Successivamente utilizzata come bandiera dell'esercito della Repubblica Cinese, ca. 1913-1928. Il vessillo era detto "delle Diciotto Stelle del Sangue di Ferro": lo sfondo rosso e i nove triangoli neri simboleggiano "sangue" e "ferro", cioè la rivoluzione che deve abbracciare la dottrina del sangue di ferro; i nove triangoli neri rappresentano Ji e Yan registrati in "Yu Gong", Qing, Xu, Yang, Jing, Yu, Liang e Yongzhou; ci sono nove stelle all'interno e all'esterno, per un totale di diciotto stelle rotonde, che rappresentano le diciotto province del popolo Han a Guan; le stelle sono di colore giallo dorato, indicando l'opposizione alla dinastia Qing. I discendenti della nazionalità Han, Yan e Huang.


3.

  • 1912-1928: Repubblica Cinese (Ta-Chunghua Min-kuo, The Republic of China)

Bandiera nazionale e mercantile alzata a Nanchino il primo gennaio 1912 e a Pechino (per la Cina Settentrionale) il 13 marzo successivo. L'8 ottobre 1928 fu abbandonata. Ben lungi dal ritrovare unità e potenza, la Cina repubblicana aveva due governi antagonisti, quello del sud fondato dal vero padre della patria Sun Yat-sen, e quello del nord del generale ex monarchico Yuan Shih-kai, ambedue alzavano la bandiera dei cinque colori che riuniti sullo stesso drappo affermavano l’unità dello stato. Era la ben nota bandiera delle vecchie province dello Yang-se, dei “cinque colori”. Secondo un’interpretazione di comodo, ciascuna delle strisce colorate rappresentava una parte del paese: la Cina propria (il rosso, colore degli Han), la Manciuria (il giallo), la Mongolia (l'azzurro), il Tibet (il bianco) e il Sinkiang mussulmano (il nero). 

  1. 1937-1940 [Giappone]: Governo Provvisorio della Cina
  2. 1938-1940 [Giappone]: Governo Riformato della Repubblica di Cina

La bandiera dei cinque colori venne ripresa il 14 dicembre 1937 a Pechino da un governo provvisorio controllato dai giapponesi e il 28 marzo 1938 dallo stato fantoccio instaurato a Nanchino (Governo Riformato della Repubblica di Cina, anch'esso sotto occupazione militare nipponica). I due governi si unificarono il 30 marzo 1940.

Cina

4.

  • 1915-1916: Impero di Cina (中華帝國 Chunghwa Tikuo)

Bandiera di stato adottata l'11 dicembre 1915, quando il corrotto Yuan Shi-kai si fece eleggere imperatore da un parlamento addomesticato e tirò fuori una sua bandiera con croce decussata rossa a settori bianco, blu, giallo e nero. Di lì a poco, il 22 marzo 1916, costretto dai militari repubblicani ad abdicare, come se nulla fosse accaduto, tale personaggio riassunse la carica di presidente della Repubblica e riprese la precedente bandiera a strisce orizzontali.


5.

  • 1931-1937: Repubblica Sovietica Cinese (Zhonghua Sūwéi'āi Gongheguo)

Bandiera di stato adottata dalla Repubblica proclamata da Mao Tse-Tung a Ruijin, nella regione dello Jiangxi; proprio per questo motivo era chiamato anche "Jiangxi Sovietica", il 7 novembre 1931 e confermata durante il II° congresso nazionale del gennaio 1934. In seguito ad una direttiva del Partito Comunista Cinese, la Repubblica si sciolse il 22 settembre del 1937 accettando il fronte comune con il Kuomintang contro l'invasore giapponese. Rossa con al centro del drappo l'emblema, con il globo terrestre, caricato da falce e martello e sormontato dalla stella, tra spighe di grano e di riso, che simboleggiava la vittoria del proletariato nel mondo. In alto la scritta "Repubblica Sovietica Cinese" e in basso "Proletari di tutto il mondo e popoli oppressi unitevi". Proporzioni 4:5.

Repubblica Sovietica Cinese

6.

  • 1933-1934: Governo Rivoluzionario Popolare della Repubblica di Cina (中華共和國人民革命政府 Zhōnghuá Gònghéguó Rénmín Gémìng Zhèngfǔ)

Bandiera adottata dal Governo Rivoluzionario Popolare sorto nella provincia del Fujian a seguito di una rivolta anti-Kuo-min-tang, scoppiata il 22 novembre 1933, pochi mesi dopo, il 13 gennaio 1934, il governo venne sconfitto e i suoi leader fuggirono. Il vessillo adottato era un bicolore orizzontale rosso-blu con nel centro una piccola stella gialla dorata.


7.

  • 1928-1949: Repubblica Cinese (

    中華民國 

    Ta-Chunghua Min-kuo)

In seguito alla precaria e instabile unificazione della Cina realizzata con l’occupazione di Pechino da parte di Chiang Kai-shek, l’8 ottobre 1928 fu issata la bandiera nazionale creata nel 1912 da Sun Yat-sen per il Kuo-min-tang (=Partito Nazionalista Popolare), per il quale i tre colori richiamavano i “tre princípi” del popolo: benessere, sovranità e democrazia. Il cantone, “il sole bianco nel cielo azzurro”, risaliva al 21 febbraio 1895, venne disegnato da Lu Hao-tung e costituiva la bandiera della Società per la Rinascita Cinese. Sun Yat-sen la riprese nel 1906 per la Lega Rivoluzionaria e nel 1912 vi aggiunse il campo: "la terra rossa". Dalla fine del 1949, questa bandiera è confinata all'isola di Formosa (Taiwan).

  1. 1940-1945 [Giappone]: Repubblica di Cina

Nel 1940 i governi di Pechino e Nanchino si unificarono e lo Stato assunse anch'esso il nome ufficiale di "Repubblica di Cina" e il 30 marzo cambiò bandiera, prendendo "la terra rossa con il sole bianco nel cielo azzurro" e autodefinendosi legittimo rappresentante del Kuo-min-tang, in contrapposizione a Chiang Kai-shek. Ambedue i vessilli mostravano la pretesa di rappresentare tutta la Cina. Lo stato fantoccio, rimase virtualmente indipendente fino al 1945, quando scomparve.

Repubblica di Cina






Cina Centrale
Cina Centrale
Cina Orientale
Cina Orientale
Cina Nord-Orientale
Cina Nord-Orientale