DUE SICILIE

> (ITALIA)

1.

  • 1816-1860: Regno delle Due Sicilie 

Bandiera di stato, mercantile e da guerra introdotta l'8 dicembre 1816 fu anche bandiera reale, successivamente cambiata in porpora. Era la bandiera bianca dei Borbone con lo stemma della casata, di fattura assai complessa. Tralasciando le partiture, si individuano le armi, spesso ripetute, di Farnese, d'Austria, di Borgogna antica e moderna, del Portogallo, di Castiglia e di León, di Granada, di Fiandra, d'Angiò antico e moderno, d'Aragona e di Sicilia, del Brabante, del Tirolo, di Gerusalemme e dei Medici. Collari di vari Ordini lo cingevano: quello del Toson d'Oro (in basso al centro), quello di San Gennaro (al centro sopra il Toson d'Oro), quello Costantiniano di San Giorgio (a sinistra) e di San Ferdinando (a destra), dell'ordine di Carlo III della Concezione (all'estrema destra) e quello dello Spirito Santo (all'estrema sinistra). 


2.

  • 1820-1821: Governo Provvisorio Napoletano

Bandiera alzata a Nola da Guglielmo Pepe il primo luglio 1820 dal governo rivoluzionario, in seguito ai moti suscitati dai carbonari e dai murattiani quando il re Ferdinando I delle Due Sicilie fu costretto, ma solo per pochi mesi, a concedere la Costituzione. Gli insorti furono sconfitti con l'aiuto austriaco e il 23 marzo 1821 fu ristabilita a Napoli la precedente situazione. Era in realtà la bandiera della Carboneria, nata tra il 1806 e il 1810, i cui colori, secondo un’interpretazione poetica, avrebbero rappresentato il carbone ardente (nero e rosso) che cova sotto la cenere (azzurro). 

Governo Provvisorio Napoletano

3.

  • 1848-1849: Regno delle Due Sicilie 

Bandiera di stato a terra e in mare (l'uso mercantile non è specificato) introdotta il 3 aprile 1848, pochi giorni dopo che re Ferdinando II, pressato dalle insurrezioni liberali, aveva concesso la Costituzione e in occasione della Prima Guerra d'Indipendenza. Il largo bordo verde e rosso richiamava col bianco del drappo i colori italiani. Poco più di un anno dopo il re seguì la via della restaurazione, sciolse il parlamento e abrogò la Costituzione e il 19 maggio 1849 eliminò anche la bordura dalla bandiera.


4.

  • 1860: Regno delle Due Sicilie 

Bandiera di uso generale in vigore dal 25 giugno al 7 settembre 1860 (entrata di Garibaldi in Napoli); continuò a sventolare sulle ultime roccaforti borboniche fino al marzo 1861. Era il tricolore italiano che Ferdinando II, impressionato dalle conquiste garibaldine, si affrettò ad adottare, mantenendo però lo stemma borbonico sulla striscia bianca. Fulco Salvatore Ruffo di Calabria, IX principe di Scilla, uno dei membri della corte in esilio, in una lettera al generale spagnolo José Borjes, inviato nell'Italia meridionale per guadagnare alla causa legittimista il brigantaggio, gli raccomandò l'uso della bandiera. Quando il 7 settembre 1860 Garibaldi entrò in Napoli, fu subito sostituita da quella sabauda (ormai italiana) che già dal giugno precedente sventolava sulla Sicilia.

Napoli