REPUBBLICA CISPADANA

> (ITALIA)

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  • 1797: Repubblica Cispadana

Bandiera d'uso generale. Nata il 7 gennaio 1797, così come la Repubblica, ebbe vita fino al 17 luglio successivo. Il drappo era ufficialmente frangiato d'oro. La bandiera fu preceduta (1796) da stendardi militari della Repubblica Transpadana ispirati al tricolore francese; i colori furono tratti dalla divisa della Guardia Nazionale (già Milizia Urbana) milanese. Ad avanzare la proposta di adozione di una bandiera nazionale verde, bianca e rossa fu, in un'assemblea, Giuseppe Compagnoni, che per questo è ricordato come il "padre del tricolore". Questo decreto di adozione recita: “[...] Dal verbale della Sessione XIV del Congresso Cispadano: Reggio Emilia, 7 gennaio 1797, ore 11. Sala Patriottica. [...] Giuseppe Compagnoni di Lugo fa mozione che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti. Vien decretato. [...]”. Il vessillo, che assunse la forma definitiva il 25 febbraio, si presentava interzato in fascia con il rosso in alto, con al centro l'emblema della Repubblica e ai lati le lettere "R" e "C", ovvero le iniziali delle due parole che formano il nome dell'organismo statale e un turcasso con quattro frecce, in rappresentanza delle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio che formarono l'originaria Federazione Cispadana. Per la prima volta il tricolore diventò ufficialmente bandiera nazionale di uno Stato italiano sovrano, sganciandosi dal significato militare e civico locale: con questa adozione la bandiera italiana assunse pertanto un'importante valenza politica.

 

Nell'archivio storico del comune piemontese di Cherasco è conservato un documento che attesta, il 13 maggio 1796, in occasione dell'omonimo armistizio tra Napoleone e le truppe austro-piemontesi (con cui Vittorio Emanuele I di Savoia cedette Nizza e la Savoia alla Francia per porre fine alla guerra, il primo accenno al tricolore italiano, riferendosi a stendardi comunali issati su tre torri del centro storico: “ [...] si è elevato uno stendardo, formato con tre tele di diverso colore, cioè Rosso, Bianco, Verde Bleu. [...]” Sul documento il termine «verde» è stato successivamente barrato e sostituito da «bleu», cioè dal colore che forma – insieme al bianco e al rosso – la bandiera francese.