CUSCO


Regione di Cusco

(Región Cusco)

Bandiera che ha la rappresentazione dell'arcobaleno composta da sette strisce orizzontali di dimensioni uguali, che vanno dall'alto verso il basso: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, blu e viola. Il vessillo è la Tawantin Suyu o "territorio inca", etnica degli Amerindi quechua che vivono in Ecuador, Perù, Bolivia, Cile e persino in Argentina e Colombia. Secondo le cronache redatte dai conquistatori (Acosta, Garcilaso, Cobo…) l’impero incaico aveva uno stendardo ufficiale (unancha, in lingua quechua) al momento del loro arrivo (1533), usato come paramento militare. Durante il periodo coloniale l’uso di questa simbologia si perse, e fu restaurato solo dal movimento indipendentista capeggiato da Tupac Amaru II nel 1790. Solo dopo l’indipendenza peruviana (anni venti dell’Ottocento) si diffuse in maniera non ufficiale l’uso di questa bandiera, mentre il riconoscimento ufficiale da parte delle autorità pubbliche avvenne nel 1978. Caricata nel centro dallo stemma chiamato Placa de Echeniqueadottato il 23 giugno 1986 dall'El Honorable Consejo Provincial de Cusco, attraverso la deliberazione n. 63, concesso da Carlo V nel Cinquecento. La denominata Placa de Echenique, secondo il parere di illustri studiosi, ha potuto essere simbolo solare degli Hanan Qosco, calendario incaico identificato con la divinità felina e il dio Wiracocha; la rappresentazione del sole o chissà anche possa avere altre interpretazioni di carattere mistico e leggendario, relazionate con le culture Chanapata, Marcavalle (pre Inca) o Inca, essendo loro comune denominatore la loro ascendenza genuinamente cuschegna, di valore eccezionale, che si impone al tempo…". La Placca o Disco di Echenique, possiede tale denominazione perché, fu dato in ossequio presso Cusco, nel 1853, all’allora presidente della Repubblica generale Josè Rufino Echenique, da un discendente degli Incas il cui nome, purtroppo, si è perduto. La bandiera è utilizzata anche senza l'emblema.