SARDEGNA


(Regione Autònoma de Sardigna; Regione Autonoma della Sardegna)

Secondo un progetto di legge del 25 gennaio 2005, il disegno della bandiera dovrebbe di per sé costituire anche lo stemma regionale e apparire come tale sulla nuova versione del gonfalone. "Art. 1. La regione adotta quale sua bandiera quella tradizionale della Sardegna: campo bianco crociato di rosso con in ciascun quarto una testa di moro bendata sulla fronte rivolta in direzione opposta all'inferitura."  Inspiegabilmente si dispose che i quattro mori guardino verso il battente, memori dell'antico affronto piemontese, hanno significativamente voltato la testa e aperto gli occhi, senza dimenticare il passato ma pensare a costruire un futuro migliore per la Sardegna.

 

La tradizione spagnola considera la bandiera una creazione di re Pietro I di Aragona, quale celebrazione della vittoria di Alcoraz (1096), che sarebbe stata ottenuta con l'aiuto anche di san Giorgio (il cui stendardo era una croce rossa su sfondo bianco), il quale avrebbe lasciato sul campo le quattro teste dei re saraceni recise (quattro mori). La tradizione sarda lega lo stemma al leggendario gonfalone dato da Benedetto II ai Pisani in aiuto dei sardi contro i crudeli saraceni di Museto che cercavano di conquistare l'Italia e la Sardegna. Secondo alcuni studiosi, la bandiera potrebbe avere origine templare. La più antica attestazione dell'emblema risale al 1281, al sigillo della cancelleria reale aragonese, però solo dalla metà del XIV secolo la bandiera fu legata alla Sardegna per simbolizzarne il Regno all'interno della Corona d'Aragona. Durante i secoli i mori furono raffigurati in diverso modo: senza benda, con benda sugli occhi o sulla fronte, a destra o a sinistra, o coronati. Il significato della bandiera però, ha poco a che vedere con le sue origini. È infatti più plausibile che l'effige del moro decapitato stia ad indicare la vittoria dei sardi sui saraceni. Gli arabi infatti erano il terrore del mondo occidentale e come un'onda inarrestabile conquistavano l'intero mediterraneo, sconfitti solo da Carlo Martello a Poitiers e dai sardi in Sardegna. Testimonianza di ciò è anche il fatto che, in versioni precedenti, ai mori venisse posta la benda sugli occhi, proprio a voler sottolineare il loro status di sconfitti. Il numero dei mori, 4, ricorda invece il numero dei giudicati, che vennero a formarsi a seguito della sconfitta degli arabi. I giudicati infatti rappresentavano una innovativa forma di governo di particolare successo, molto simile ai comuni, ma in notevole anticipo rispetto ad essi. 

Nomignolo

Bator Moros-Kuatru Moros (= Bandiera dei Quattro Mori)

1.

  • 1785-1816: Regno di Sardegna

2.

  • 1816-1848: Regno di Sardegna

Bandiera nazionale, mercantile e di stato introdotta con Regie Patenti il 1° giugno 1816 e sostituita dal tricolore il 15 aprile 1848. Il disegno del cantone, era composto dalle croci sovrapposte di Savoia, Genova e Sardegna. Una piccola corona reale alla sommità della croce più interna distingueva dalla bandiera mercantile la versione di stato (alzata dalle navi dello stato e da guerra, dalle fortezze della marina e dai consolati). Quanto alle proporzioni, generalmente erano 2:3.


3.

  • 1841-1851: Regno di Sardegna

Bandiera nazionale, di stato e da guerra decisa da re Carlo Alberto, incalzato dagli eventi del Risorgimento italiano, il 23 marzo 1848 e stabilita il 27 successivo. Decretata come bandiera mercantile il 15 aprile 1848. Era il cosiddetto "modello Bigotti", dal nome del segretario del ministero dell'interno che ne tracciò il disegno. Sul modello originale lo scudo sabaudo non aveva il bordo, fu aggiunto perché il campo rosso dello scudo, toccando le strisce laterali del tricolore, si confondeva col rosso del battente. Dopo alcuni ripensamenti fu scelto un bordo azzurro, colore dinastico ed apparso verso la fine del XIV secolo e scelto forse in onore della Vergine (il Conte Verde, Amedeo VI di Savoia, combattendo nelle guerre d'Oriente contro i turchi alzò un'insegna azzurra con l'immagine della MadonnaCerto è che una bandiera azzurra sventolava sul pennone della Capitana, la nave ammiraglia della flotta sabauda combattente nella battaglia di Lepanto, nel 1571). A causa dell'indeterminatezza del decreto, la bandiera apparve in diverse fogge e proporzioni, talvolta anche senza il bordo, finché il 2 maggio 1851 ne furono fissate le caratteristiche.


4.

  • 1851-1861: Regno di Sardegna

Bandiera nazionale e mercantile, definita nel disegno e nelle proporzioni il 2 maggio 1851. Il 17 marzo 1861 diventò, immutata, la bandiera dell'Italia. Lo scudo di Savoia rappresentava il ruolo guida assunto dal Regno di Sardegna nel processo di unificazione nazionale. Proporzioni 2:3.

b. stato
b. stato

5.

  • 1952-1999 [Italia]: Regione Autonoma della Sardegna

Prima tra le regioni italiane a statuto speciale, la Sardegna deliberò i propri simboli (stemma e gonfalone) il 19 giugno 1950, confermati dal decreto del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi il 5 luglio 1952. Usata dalle istituzioni, ma poco popolare non fu confermata dalla legge regionale n. 10 del 15 aprile 1999. Lo stemma, d'argento alla croce di rosso accantonata con quattro teste di moro, aveva una cornice ovale dorata alquanto elaborata ed era accompagnato da un cartiglio con il nome ufficiale della regione. Tale stemma era posto sul gonfalone e, all'occorrenza, su una bandiera bianca, che risultava corrispondente a un antico vessillo marittimo attestato nel XVII secolo.


6.

  • 1999-2005 [Italia]: Regione Autonoma della Sardegna
Regione Autonoma della Sardegna


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Cagliari (Provincia)

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