BHUTAN

Regno del Bhutan

(འབྲུག་ཡུལ་, Druk Yul)

Nel 1969, quando il paese, tradizionalmente chiuso, aveva cominciato ad aprirsi sempre più ai contatti internazionali, in vista dell'ammissione all'O.N.U., sorse l'esigenza di adottare una bandiera dalle caratteristiche più costanti. I colori furono definiti come giallo zafferano e rosso arancio per rappresentare rispettivamente la sciarpa indossata dal re, rappresenta la dignità reale della secolare dinastia dei Wangchuk  e la sciarpa indossata dal Je Khenpo, il capo religioso della Nazione, monaci buddisti, ovvero il potere temporale e quello spirituale. Il drago assunse un aspetto meno simile a un serpente, fu rivolto verso il battente e il suo colore fu stabilito in bianco, simbolo della purezza; fra gli artigli i quattro globi, o gioielli (norbu), simboli di ricchezza. La sua posizione distribuita sui due colori allude ai forti legami tra le tradizioni civili e quelle religiose. L'8 giugno 1972 furono anche definite precise norme per l'esposizione della bandiera. Le proporzioni, mutuate dalla bandiera dell'India, furono fissate in 2:3.

1.

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Bandiera nazionale e di stato fu in uso dal XIX secolo e modificata in via definitiva nel 1969. L'essenza della bandiera erano i colori buddisti e la figura del drago che dà il nome al paese (druk yul =paese del drago tuonante). Meno importanti erano i particolari, come la tonalità dei colori, la precisione del disegno e le proporzioni del drappo. Rare le occasioni in cui agli stranieri fu possibile osservare la bandiera; una di queste furono i colloqui del 1949 per stabilire trattati tra il Bhutan e l'India. In tale circostanza si usò un vessillo quadrato giallo-rosso diviso diagonalmente, con un drago verde serpentiforme rivolto verso il battente.


 

 2.

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Tuttavia, fin dai primi anni Cinquanta cominciò ad essere riportata una bandiera rettangolare (proporzioni  4:5), giallo-porpora col drago bianco rivolto verso l'asta.