ESTONIA

Estonia

Repubblica di Estonia

(Eesti Vabariik)

Bandiera nazionale quando l'Estonia divenne indipendente il 24 febbraio 1918, con l'adozione formale avvenuta il 21 novembre 1918, mercantile e di stato dal 4 luglio 1920. Ufficiale con legge dell'Assemblea di Stato del 27 giugno 1922, fino al 1926 anche bandiera della marina da guerra e riconfermata con la Costituzione del 28 luglio 1937, cap. I, art. 6; secondo l'atto sulla bandiera del 13 marzo 2005, art. 2, comma 1: "Eesti lipp koosneb kolmest võrdse laiusega horisontaalsest värvilaiust. Ülemine laid on sinine, keskmine must ja alumine valge. (...)". L'invasione da parte dell'U.R.S.S., nel 1940, portò al bando della bandiera. Portare un qualsiasi abbinamento del tricolore estone è presto considerato un crimine, anche nei soli calzini. Venne tolta dal Pikk Hermann il 21 giugno 1940 quando l'Estonia era formalmente ancora indipendente. Il 22 giugno, venne esposta assieme alla bandiera rossa, e scomparve definitivamente il 27 luglio. Durante l'occupazione tedesca (1941-1944) la bandiera fu accettata come bandiera etnica degli estoni ma non come bandiera nazionale. Quando i tedeschi se ne andarono nel settembre 1944, la bandiera estone venne riesposta. Il 22 settembre la bandiera rossa le venne ancora una volta affiancata, e ben presto la bandiera blu-nero-bianca scomparve di nuovo. La bandiera rimase nascosta durante gli anni dell'occupazione sovietica fino ai giorni della perestrojka nei tardi anni ottanta quando, il 20 ottobre 1988 fu dichiarata bandiera co-nazionale e dal 24 febbraio 1989 sventolò di nuovo dal Pikk Hermann, a Tallinn. Dal 10 maggio 1990 (la legge è del 16 ottobre) è bandiera nazionale, ancor prima della seconda indipendenza. I tre colori derivano direttamente da una bandiera di un'associazione studentesca, Vironia, venne alla ribalta come la bandiera dell'Associazione universitaria degli studenti estoni all'università di Tartu e fu consacrata nella sala pastorale di Otepää il 4 giugno 1884, il Pastore Rudolf Kallas così spiegò: "(…) Il colore blu della bandiera aiuta a ricordare che siamo sotto il cielo. Il nero è come il carbone che brucia con una fiamma brillante, e che ci lascia sul terreno il suo carico di preoccupazioni spazzati nei cuori dal fuoco dell'amore divino, che illuminerà il nostro modo di vita e di lavoro". Sono legati ad aspetti naturalistici (il blu del cielo, il nero della taiga, il bianco della neve a terra); Il blu "fiore di granturco", riflette il cielo e simboleggia la fedeltà alla propria terra d'origine; Il nero è il colore del suolo natìo e rappresenta i lutti e le sofferenze patiti nel corso di tanti secoli di sottomissione; mentre Il bianco è il simbolo di semplicità, di purezza e di speranza per il futuro; sono anche associati alla rondine (Suitsupääsuke) e al fiordaliso, simboli nazionali.  Proporzioni: 7:11.

Nomignolo

Conosciuta come Sinimustvalge in lingua estone, che significa "blu-nero-bianco".


1.

  • 1940-1953 [U.R.S.S.]: Repubblica Socialista Sovietica di Estonia (Eesti Nöukogude Sozialistik Vabariik)

Durante l’occupazione sovietica, l’Estonia, adottò con la Costituzione del 25 agosto 1940, art. 116, la classica bandiera di stato rossa, con le iniziali in caratteri latini del nome della Repubblica in estone (ENSV), con falce e martello. Proporzioni 1:2.


2.

  • 1953-1990 [U.R.S.S.]: Repubblica Socialista Sovietica di Estonia (Eesti Nõukogude Sotsialistlik Vabariik, Эстонская Советская Социалистическая Республика Ėstonskaja Sovetskaja Socialističeskaja Respublika)

Il 6 febbraio 1953 e poi con legge del 21 agosto successivo, art. 116 della Costituzione della R.S.S. Estone, venne adottata una bandiera più particolare, dove le strisce ondulate alludono al mar Baltico e ai laghi estoni. Affiancata dal tricolore nazionale, venne da questo sostituita del tutto l'8 maggio 1990. Autore: Paul Luhtein. Proporzioni 1:2.

Repubblica Socialista Sovietica Estone







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