ELBA

> (ITALIA)

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  • 1814-1815: Principato dell'Isola d'Elba (La Principauté de l'Île d'Elbe)

Bandiera nazionale e di stato issata sull'isola al momento dello sbarco di Napoleone Bonaparte: "Ce 4 mai 1814. S.M. l'empereur Napoléon ayant pris possession de l'île d'Elbe (...), a faitarborer sur les forts, le pavillon de l'île: fond blanc traversé diagonalement d'une bande rouge semée de trois abeilles fond d'or. Ce pavillon a été salué par les batteries des forts de la côte, de la frégate anglaise l'Undaunted et les bâtiments de guerrefrançais qui se trouvaient dans le port (...)". Ammainata il 1° marzo 1815, quando Napoleone dopo dieci mesi di esilio sull'Isola d'Elba, rientra in Francia, dando inizio ai suoi ultimi Cento Giorni da protagonista della scena politica e militare europea. Oggi è, inalterata, la bandiera locale dell'Elba. Napoleone, molto probabilmente, volendo creare qualcosa di nuovo ma al tempo stesso familiare alla popolazione elbana, fu ispirato dal bianco predominante sia della bandiera dei Medici che degli Appiani e rosso presente sia nella bandiera degli Absburgo-Lorena che degli Appiani e dalla fascia diagonale, privata però degli scacchi, caratteristica della bandiera degli Appiani. Invece è quasi sicuramente lo stemma della casa Buonaparte (Bonaparte) ad aver influenzato Napoleone. L'ape, simbolo di immortalità e resurrezione, fu scelta per legare i Bonaparte alle origini stesse della Francia. Le api d'oro (anzi, le cicale) furono scoperte nel 1653 a Tournai nella tomba di Childerico I, fondatore nel 457 della dinastia merovingia e padre di Clodoveo. Erano considerate il più antico emblema dei sovrani di Francia. Furono scelte da Napoleone nella falsa convinzione che da esse fossero derivati, per deformazione grafica, i gigli di Francia, in numero di tre, che dovevano forse alludere alle tre parti in cui era divisa l'isola. Proporzioni: 2:3 ca.