DIPARTIMENTI
(Departamento de Artigas)
Bandiera adottata in data non conosciuta. Alquanto strana, ha un triangolo spostato, che (con i suoi tre vertici) rappresenta il triplo confine che il dipartimento ha con le nazioni limitrofe dell'Argentina e Brasile; il cerchio all'interno del triangolo rappresenta la ricchezza mineraria del territorio, più precisamente le sue pietre semipreziose; le quattro strisce blu sono prese dal vessillo nazionale uruguayano e fanno riferimento agli abitanti del dipartimento; infine la striscia blu inferiore rappresenta la ricchezza d'acqua e il campo bianco l'integrità e la purezza degli abitanti. Autore: Hugo Ferreira Quirós. Proporzioni 2:3.
(Departamento de Canelones)
Bandiera approvata con concorso del 2009 e adottata il 18 giugno 2010, composta da diciannove strisce bianche e blu, in riferimento alla prima bandiera nazionale, attraversata da una banda rossa della larghezza di 1/3 dell'altezza del vessillo, che per la forma e la posizione richiama la "Bandiera di Artigas", vuol essere un omaggio alla Convenzione del 1828 che ha dato origine alla bandiera nazionale dell'Uruguay e alla rivoluzione artiguista in generale. Autore: Edgardo Taranco. Proporzioni 3:5.
(Departamento de Cerro Largo)
Bandiera adottata il 25 agosto 2018, si basa sul vessillo degli insorti orientali che utilizzarono durante il primo assedio di Montevideo (1811), a capo delle truppe di José Artigas. Il blu, sinonimo di fiducia e sicurezza, rappresenta il cielo e simboleggia la virtù della giustizia; il bianco, purezza delle intenzioni, integrità, desiderio di pace e simboleggia la virtù della speranza. Proposta da Cristina Cardozo. Proporzioni 7:10, anche 2:3.
1.
Bandiera utilizzata dal 1983 fino al 2018. Bianca con lo stemma nel centro, che era quello del viceré spagnolo Pedro Melo de Portugal y Villena, in decusse rami di espinillos (Acacia cavenia) in fiore. In basso una lista rossa con la scritta CERRO LARGO 1795, data di fondazione della città di Cerro Largo. Autore: Wilson Gómez.
(Departamento de Colonia)
Bandiera adottata in data non conosciuta, è bianca con lo stemma dipartimentale nel mezzo: troncato-semipartito; nel 1°, blu contiene la Croce del Sud; nel 2°, rosso, quattro spighe d'oro, che simboleggiano i quattro punti cardinali, da cui provengono gli emigranti; nel 3°, bianco (argento), un'ape, sta per il lavoro.
(Departamento de Durazno)
Bandiera adottata il 12 ottobre 2000, di campo blu con una grande stella a dodici punte, circondata da 18 più piccoli a sei punte, rappresenta la posizione geografica centrale nell'Uruguay di questo dipartimento, le altre stelle rappresentano i comuni in cui è diviso. All'interno della stella una lampada, che rappresenta la luce e l'energia, speranza anche per il futuro. Le linee azzurre sono i fiumi Yi e Negro, che bagnano il territorio di Durazno. Autore: Andrés Martínez Bruno. Proporzioni 2:3.
(Departamento de Flores)
Bandiera creata con decreto n. 055 del 13 maggio 1987. Il design è il seguente: quattro campi, due rossi (in alto a sinistra e in basso a destra) e due celesti (in alto a destra e in basso a sinistra) con lo scudo del dipartimento al centro su un ovale bianco (disegnato da Juan B. Gurewitsch ed approvato il 30 dicembre 1953), diviso anch'esso in quattro quarti: nel 1°, le boleadorine dei gaucho che simboleggiano le lotte per l'indipendenza; nel 2°, in campo azzurro, la ricchezza del bestiame; nel 3°, in campo azzurro, i frutti della terra e nel 4°, in campo rosso, la Grotta del Palazzo che rappresenta la preistoria del sito; nel centro, la Croce dei Monaci Trinitari, blu e rossa sull'abito bianco, in onore di frate Manuel Ubeda, fondatore della Villa de Trinidad. In capo un diadema indigeno lo incorona; simile alla corona artiguista del 1815; lo scudo è completato dalla parola FLORES, scritta sui colori della bandiera nazionale e dalla leggenda latina LABOR IMPROBA OMNIA VINCIT, la frase appare nelle Georgiche di Virgilio (I, 145-146), nella forma Labor omnia vicit improbus, et duris urgens in rebus egestas (=Ogni difficoltà è vinta dal duro lavoro, e dal bisogno che preme sulle dure vicende). Autore: Ernesto Dámaso Quintero. Proporzioni 2:3.
(Departamento de Florida)
Bandiera ufficializzata il 6 settembre 1990, consiste in uno sfondo bianco, che rappresenta la purezza, la libertà e l'integrità, su questo, sono state aggiunte due bande orizzontali e una verticale di rosso. La striscia orizzontale più spessa è 1/4 dell'altezza del vessillo e si trova a 1/8 della parte superiore di esso. La seconda striscia orizzontale è 1/20 dell'altezza totale e si trova a 1/40 sotto la striscia precedente. La verticale è uguale alla prima orizzontale e si trova a 1/8 della larghezza del vessillo, posizionata sul margine sinistro. Il rosso simboleggia forza e valore, mentre i caratteri rettilinei rappresentano la forza. Lo scudo dipartimentale si trova all'incrocio delle strisce più larghe, gli anelli, con l'ultimo aperto, sottolineano la rottura con la schiavitù, i tre cavalli e il cavaliere fanno riferimento alle lotte per l'indipendenza e ricordano la battaglia di Sarandí sotto la guida del generale Juan Antonio Lavalleja, in punta La Piedra Alta, è la ragione per cui la Florida è chiamata "Altar de la Patria", qui il 25 agosto 1825 avvenne la Dichiarazione d'Indipendenza. In capo la fiamma, il desiderio di gloria per l'eroismo e i due rami di alloro la rinomanza della grazia destinata a questa terra. Autrice: María E. Echeverria Duro. Proporzione 2:3.
(Departamento de Lavalleja)
Bandiera adottata in data non conosciuta, utilizza i colori dello stemma dipartimentale, caricata nella striscia centrale da una rappresentazione delle Sierras de Minas, con accanto la scritta LAVALLEJA. Proporzioni 2:3.
(Departamento de Maldonado)
Bandiera adottata in data non conosciuta, compare la Torre del Vigía, il principale monumento di Maldonado, con alle spalle il disco solare al sorgere dal mare. Proporzioni 2:3.
(Departamento de Montevideo)
Bandiera non ufficiale, campo arancione con il logo.
(Departamento de Paysandú)
Bandiera adottata il 2 giugno 1992, è basata su quella di José Gervasio Artigas del 1815. Consiste di uno sfondo bianco, con, in alto e in basso, tre strisce orizzontali, di blu superiore e inferiore e il rosso medio; nel centro il fiore del mburucuyá (Passiflora edulis), i cui tre pistilli rappresentano le difese della città di Paysandú. Autore: Silvio Giordano. Proporzioni 2:3.
(Departamento del Rio Negro)
Bandiera adottata il 1 ° febbraio 1995, a strisce orizzontali d'azzurro-bianco-azzurro, con quella centrale più larga e caricata dai simboli dipartimentali; il bianco, simboleggia la grandezza dell'Uruguay, il sole il potere della natura, la forza vivente del mondo ed è un simbolo di perseveranza, prendendo in considerazione il suo ciclo quotidiano e annuale fedele e perfetto; l'azzurro, simboleggia i fiumi, così come i territori limitrofi; l'oro giallo dà forza a queste caratteristiche, essendo l'idea di espansione e distribuzione equa; l'ancora i benefici naturali, una fonte di occupazione vigorosa, un punto di riferimento vitale nelle comunicazioni e nelle spedizioni internazionali; la spiga la virtù agraria, nel suo significato dell'idea di abbondanza, la costanza e la tenacia del lavoro agricolo, ispirazione della robusta immagine della fertilità e della proliferazione; le strisce ondulate sono per i fiumi che attraversano generosamente la regione: il "fiume Uruguay" o "degli uccelli" e il "fiume Hum": dalle acque scure e nere, origine della denominazione dipartimentale. La sua ondulazione ispira l'immagine della mobilità, della cadenza, dei cambiamenti costanti, e l'acqua: fonte universale di vita. Autore: Edgardo Cánepa. Proporzioni 2:3.
(Departamento de Rivera)
Bandiera approvata il 15 settembre 1998 ed issata il 1° ottobre successivo, formata da dieci strisce bianco-blu prese dal vessillo nazionale, ma posizionale verticalmente (3:1:1:1:1:1:1:1:1) e nel punto di alzata lo scudo dipartimentale (adottato il 13 agosto 1938, disegnato da Tell Ramis. La metà inferiore contiene le nove strisce della bandiera dell'Uruguay poste verticalmente. Una banda rossa nel mezzo caricata dalla parola RIVERA. La parte superiore è divisa in due quarti: nel 1°, l'albero di banano, a simboleggiare la flora del dipartimento, nel 2°, è raffigurato il Cerro del Marco). Autore: Cinthia Castelo Cortiñas. Proporzioni 2:3.
(Departamento de Rocha)
Bandiera adottata dalla Junta Departamental con risoluzione 59/994, i colori provengono dal vessillo di Artigas, nel centro lo stemma dove appare un angolo della fortezza di Santa Teresa, storica costruzione presente nel dipartimento, affiancato da due palme, caratteristici alberi del territorio e in particolare fanno riferimento all'Oceano, in capo il sole che riprende il motto "donde nace el sol de la patria". Proporzioni 2:3.
(Departamento de Salto)
Bandiera adottata il 1° agosto 1997, è blu con nella parte inferiore, cinque linee bianche che, si rompono ai 3/5 del vessillo, continuando ad un angolo di 45º verso l'alto, e poi, ai 4/5, continuano orizzontalmente. I colori scelti richiamano la bandiera nazionale; nell'angolo in alto a sinistra c'è lo scudo ovale, approvato il 27 giugno 1927, nel 1°, d'argento con un sole nascente d'oro, caricato da un'incudine e un martello; nel 2°, blu con Minerva che tiene il Destino nella mano destra e poggia la sinistra sullo scudo; nel 3°, una cascata d'argento, L'ovale è circondato da un ramo d'ulivo (a destra) e di quercia (a sinistra). In capo la leggenda SALTO, su lista d'oro e nella sua parte inferiore le parole Trabajo Sabiduría Prudencia (=prudenza sulla saggezza del lavoro). Proporzioni 2:3.
(Departamento de San José)
Bandiera ufficializzata il 20 settembre 1999, secondo la risoluzione n. 2.803/99 della Junta Departamental de San José. I colori corrispondono a quelli del vessillo di Artigas, presenti anche sullo stemma del Dipartimento; il blu simboleggia la Repubblica; mentre il rosso il sangue versato in difesa della libertà; nel centro Il Sol de Mayo "el que da vida" (=colui che dà la vita). Le quaranta stelle rappresentano le 40 famiglie della Maragatería (Spagna), fondatrici della capitale dipartimentale. Autore: Claudio Trinajtich. Proporzioni 2:3.
(Departamento de Soriano)
Bandiera adottata l'11 settembre 1994, ha cinque linee orizzontali: la prima e quinta di blu è larga i 2/9 del totale del vessillo, la seconda e la quarta rossa è di 1/9, mentre la terza bianca è di 3/9. Il blu rappresenta il cielo, simboleggia il limite non misurabile delle aspirazioni e gli obiettivi dei sorianensi, mentre la parte inferiore rappresenta l'acqua, simbolo di chi è venuto a legare il suo futuro e il progresso per Soriano; il rosso simboleggia il sangue versato nei due momenti cruciali per la storia indipendentista del territorio, quello di José Artigas nel 1811 quando preso Mercedes come quartier generale e Juan Antonio Lavalleja nel 1825 quando sbarcò sulla spiaggia Agraciada con i Trentatrè Orientali; il bianco rappresenta la forza e l'onore, contiene la frase AQUI' NACIO' LA PATRIA (=Qui è nata la patria), in onore degli eventi storici che si sono qui verificati, Villa Soriano è stata la prima città dell'Uruguay, ad alzare il grido della libertà (Grito de Asencio). Autore: Juan Jose Macri Accinelli. Proporzioni 85:155, anche 2:3.
(Departamento de Tacuarembó)
Bandiera adottata in data non conosciuta, bianca con nel centro il simbolo (approvato il 29 dicembre 1960, atto n. 78 del Consiglio Dipartimentale di Tacuarembó): il Cerro Batovi; la pecora e il bue, simboleggia un capo di bestiame e un altro di lana, la fonte primaria su cui si basa la struttura lavorativa ed economica; la fiaccola esprime l'unione dei diversi popoli che compongono l'Uruguay; la mano che semina, la generosità e la fertilità del territorio; la diga di Rincón del Bonete è l'energia, la forza dell'acqua usata per il benessere nazionale; la mappa del dipartimento; caricato da due Las Cañas Tacuaras (canne di bambù), che ha dato il nome al dipartimento, a forma di V, per vittoria; il sole nascente è la luce della libertà per l'America Latina. Al di sotto dello scudo la scritta EL PAGO MAS GRANDE DE LA PATRIA (=Il più grande territorio della Patria), frase utilizzata con decreto n. 4 del 3 maggio 1991, art. 3.
Dipartimento dei Trentatré Orientali
(Departamento de Treinta y Tres)
Bandiera stabilita con concorso del 1997, ufficializzata con Decreto n. 1/2003 del Consiglio di Dipartimento e adottata il 7 febbraio 2003, bianca, le quattro onde blu simboleggiano le acque del dipartimento; il sole a metà di color oro, rappresenta il dipartimento orientale, la luce e gli ideali della nobiltà; in un cerchio, simbolo di purezza, un corvo in volo, come se sfidasse gli abissi della Quebrada (il crepaccio); si allontana dallo zucará (Calliandra Tweedii) verde e rosso, uno degli elementi autoctoni dei monti del territorio. Il blu, è l'aria e gli ideali di giustizia e verità; il rosso e il verde, gli ideali di libertà, speranza, coraggio e gioia; l'argento dell'uccello e il bianco significano ideali di integrità e purezza. Autrice: Caryl Suárez. Proporzioni 2:3.