(བོད་ Bod' Yul, 西藏 Xīzàng)
Bandiera nazionale introdotta da Thubten Gyatso, XIII Dalai Lama, nel 1912, che sventolò sul paese sino al 1959 -attualmente è utilizzata del governo tibetano in esilio con sede a Dharamsala (India), ed è bandita in territorio cinese perché considerata simbolo di separatismo- è densa di simboli. I due leoni di montagna (kilin) rappresentano i poteri temporale e spirituale; essi reggono la ruota dello ying yang, vale a dire il principio infinito di causa ed effetto. Più in alto, fiammeggianti, i tre gioielli supremi del buddismo, il Bhudda, il dharma (la legge) e il sangha (i monaci, custodi della legge). Il tutto è inscritto in un triangolo bianco, che ricorda una montagna innevata, cioè lo stesso Tibet. Il sole sorgente è simbolo di gioia: esso diffonde sei raggi rossi in un cielo blu scuro, che rappresentano le sei stirpi originarie del popolo tibetano (Se, Mu, Dong, Tong, Dru e Ra), la combinazione dei 12 raggi, simboleggia l'incessante attività messa in atto dalla custodia protettiva, al fine di preservare l'armonia, sia spirituale che secolare. Il bordo dorato su tre lati del drappo simboleggia il diffondersi dell’insegnamento del Budda, che è come l’oro puro. Proporzioni 2:3.
1.
Bandiera nazionale e di stato, adottata verso il 1920, attestata nella primavera di quell'anno e descritta da un documento trovato negli archivi del ministero degli esteri francese. Sostituita dopo pochi anni (il Flaggenbuch tedesco del 1926 riporta già un nuovo disegno). La raffigurazione, piuttosto ingenua, mostra il leone di montagna, simbolo della potenza del Dalai Lama, con lo sguardo rivolto ai soli elementi a lui superiori, il sole, la luna e le stelle, dai quali il Dalai Lama è illuminato. Le montagne sullo sfondo rappresentano l'inviolabilità del territorio, e la sfera circondata da fiamme presso le zampe del leone mostra la volontà del Dalai Lama di difendere il Tibet dai nemici. Si tratta del primo emblema particolare del Tibet moderno; sembra che da circa il 1912 al 1920 fosse sporadicamente alzata la vecchia bandiera imperiale cinese. Proporzioni 5:6.
2.
Prima degli anni ’70 la bandiera presentava disegno e proporzioni leggermente diversi dagli attuali, pur contenendo le medesime raffigurazioni simboliche.