La bandiera rappresenta la nazione abaza, gli storici ritengono che la mano di Fatima, figlia del Profeta Maometto, simbolo di buona fortuna, era stata utilizzata sul vessillo dell'antica Sebastopoli (Sukhumi) più di 1000 anni fa e come "bandiera di Sebastopoli" è raffigurata nel "Libro de Conoscimiento de Todos los Reynos e tierras e Senorias que figlio per El Mundo e Senalas e Armas", scritto nel XIV secolo. Le sette stelle bianche, anche se non era nelle intenzioni originali, sono ora considerate rappresentanti le sette regioni storiche dell'Abcasia: Abzhywa, Bzyp, Dal-Tsabal, Gumaa, Pskhuy-Aibga, Sadzen e Samurzaqan. 

Bandiera nazionale alzata il 12 luglio 1971 ed in uso per la prima volta nel 1972, ufficiale dal 14 luglio 1995 è riconosciuta dal governo australiano come "una bandiera dell'Australia". Il nero simboleggia la popolazione indigena dell’Australia, il rosso-ocra la terra e i legami spirituali degli aborigeni con essa. Il disco d’oro sta per il sole, dispensatore di vita. Autore: Harold Thomas, un anziano degli Aranda, abitanti nell'Australia centrale. Proporzioni 2:3; spesso rappresentata 1:2.

Bandiera nazionale degli acadiani, comunità francofona diffusa tra Nuovo Brunswick, Nova Scotia e Isola Principe Edoardo, ove dal 1604 al 1713 esisté, con alterne fortune, la prima colonia francese dell’America Settentrionale, l’Acadia. Proposta da Marcel-François Richard, venne adottata ufficialmente durante la Seconda Convenzione Acadiana, organizzata nell’Isola Principe Edoardo, il 15 agosto 1884. È la bandiera nazionale francese, nel cui cantone è posta una stella d’oro in onore di Maria, Stella Maris, la stella del mare, simbolo della protezione dei naviganti e loro guida. La Madonna è anche la patrona della nazione: il giorno dell’Assunta (15 agosto) è festa nazionale e proprio in tale ricorrenza fu adottata la bandiera.

Bandiera adottata nel 1973, il celeste rappresenta il cielo e l'oceano, il bianco è la neve, mentre il rosso è la freccia che corre nella neve di Hokkaido. Autore: Bikki Sunazawa.

Bandiera adottata nel 2011, ma già proposta il 9 maggio 1950 per una Repubblica delle Molucche Meridionali.

Bandiera adottata il 15 giugno 1956 dal consiglio generale degli Arapaho. E' composta da sette strisce, con la centrale larga la metà delle altre sei. Le due strisce più esterne sono rosse, la seconda e la sesta sono bianche, la terza e la quinta sono nere e la striscia centrale è bianca. A sinistra c'è un triangolo bianco bordato di nero. Porta un cerchio rosso su nero separato da una stretta banda bianca. Il rosso sono gli Arapaho, i bianchi perché vogliono una lunga vita e neri perché cercano la felicità.

Oggi la monarchia ashanti continua ad esistere insieme ad altre unità sotto-statali tradizionali riconosciute dalla Costituzione, all'interno dell'odierna Ghana. Tra il XVIII e il XIX secolo l'Impero prosperò soprattutto grazie ai commerci con i mercanti europei insediati nella Costa d'Oro, con i quali scambiarono soprattutto oro e schiavi. La bandiera è giallo-nero-verde a strisce orizzontali, separate da due piccole strisce bianche, nel centro, in giallo il simbolo sacro fra gli Ashanti, dello sgabello (sika 'dwa), che credono contenga il Sunsuma' (spirito o anima degli Ashanti). 

Bandiera adottata nel 1980, si basa specificamente su un bassorilievo che raffigura Gilgamesh tra due uomini-toro che sostengono un disco solare alato, scoperto dal semitologo francese André Dupont-Sommer a Tell Halaf nell'antica città-stato aramea di Bit Bahiani, oggi situata nel governatorato di Al Hasakah, nel nord-est della Siria. Lo sfondo rosso è stato scelto per rappresentare il sangue versato nel genocidio delle Arame. Il giallo rappresenta la speranza. Il sole è stato sostituto con una torcia che simboleggiava lo Spirito Santo nel cristianesimo. Ha lo scopo di rappresentare "la nazione arameo (siriaca) nella patria aramea e nella diaspora aramaica". 

La bandiera, disegnata nel 1968, è costituita da un cerchio d'oro al centro che rappresenta il sole. Con le sue fiamme che esplodono e, genera calore e luce per sostenere la terra e tutte le forme viventi. La stella a quattro punte che circonda il sole simboleggia la terra, il suo colore azzurro significa tranquillità. Le strisce ondulate che si estendono dal centro ai quattro angoli sono i principali fiumi, vale a dire il Tigri, l'Eufrate e Zawa. Il blu scuro l'Eufrate; il rosso il Tigri, la sua tonalità rosso sangue è sinonimo di coraggio, gloria e orgoglio; invece il bianco è Zawa, il colore è sinonimo di tranquillità e pace. Alcuni interpretano le strisce come le strade che riporteranno gli Assiri sparsi nel mondo nella loro patria d'origine. Sopra c'è l'immagine del dio assiro Assur, che protegge la nazione che rappresenta. Autore: Amer Hanna Fatuhi.