Repubblica Portoghese
(República Portuguesa)
Bandiera di impiego generale approvata il 29 novembre 1910 ma adottata ufficialmente il 19 giugno 1911, alcuni mesi dopo la proclamazione della Repubblica (5 ottobre 1910). Scartata l'idea di un drappo rosso rivoluzionario furono scelti il rosso e il verde. I due colori ricordavano tra l'altro l'insegna rosso-verde inalberata dall'incrociatore Adamaster che aveva dato il segnale della rivolta. Durante l'Estado Novo, il regime autoritario dei nazionalisti portoghesi che durò dal 1933 fino alla rivoluzione del 1974, si diceva che il verde rappresentasse i boschi del Portogallo e il rosso fosse il simbolo del sangue versato dai caduti per servire la nazione. Questa definizione dei colori è quella comunemente accettata, comunque il significato originale potrebbe essere più incerto. Alcune teorie sostengono che il rosso rappresenti l'alba e il tramonto sulle navi portoghesi durante le "Scoperte" del XVI secolo e che il verde rappresenta il colore del mare profondo, che venne navigato per la prima volta dai portoghesi in tutto il mondo. Altre teorie meno nazionaliste sostengono che il verde e il rosso siano i colori tradizionali del federalismo iberico, un'ideologia Repubblicano-Socialista, molto comune all'inizio del XX secolo, che difendeva l'unione politica di Portogallo e Spagna, benché i portoghesi siano stati una nazione indipendente fin dal 1149 e abbiano sempre combattuto per questa loro autonomia, anche se nel 1580 Filippo II di Spagna divenne anche re del Portogallo e fino il 1640 patì una dura soggezione. Non fu in realtà una vera annessione, ma l'unione personale dei due regni sotto un'unica corona. Tornò sul vessillo anche la sfera armillare, che era scomparsa da quasi un secolo. La sfera armillare, accollata allo scudo, strumento di navigazione risalente al 1500, ricordava i grandi navigatori e le conquiste territoriali portoghesi in tutte le parti del mondo. Lo stemma, antichissimo e presenza costante sui vessilli portoghesi, conteneva simboli legati all'indipendenza e ai primi Re Cattolici. Il cuore dello scudo risale alla prima metà del XIII secolo, la bordura rossa con i castelli risale al 1252. La simbologia è fondata solo su congetture e sulla tradizione popolare. I sette castelli alludono probabilmente ai legami dinastici con la Castiglia; i cinque piccoli scudi azzurri, ciascuno con cinque bisanti bianchi ricorderebbero i cinque re mori sconfitti durante le guerre per l’indipendenza, oppure la croce e le piaghe di Cristo. Dalla ricorrenza del numero cinque deriva il nome popolare dello scudo, quinas (= cinquine), anche se, prima del 1557 il numero dei bisanti e degli scudi, così come quello dei castelli era assai variabile. E' chiamata semplicemente "pavilhao nacional". Proporzioni 2:3 con la striscia verde all'asta pari ai 2/5 del drappo.
1.
Sormontato da una corona, lo stemma è apparso su molte bandiere portoghesi durante i secoli, soprattutto verso il 1485, sotto Giovanni II, quando la bandiera armeggiata fu mutata in un drappo bianco. Lo stemma assunse forma pressoché stabile nel 1557 e durò fino al 1830, ma nel 1706 lo scudo cambiò forma, diventando di tipo sannitico, e fu di preferenza un po' spostato verso l'asta.
2.
Dal 13 maggio 1816 al 1820 allo scudo fu accollata una sfera armillare a simboleggiare pure il Brasile, anche se questo simbolo fu abbandonato, quando quest'ultimo si rese indipendente.
3.
Una nuova bandiera venne decretata il 18 ottobre 1830 da una giunta governativa provvisoria costituitasi nelle Azzorre, durante il turbolento periodo seguito al colpo di stato di Michele di Braganza (1828). Abbassata il 4 ottobre 1910 alla vigilia della proclamazione della Repubblica. La striscia azzurra all'asta era pari a 1/3 del drappo per le bandiere marittime, mentre a terra ne occupava la metà. In ogni caso, le armi di stato erano poste sulla partitura. I colori derivavano dal cuore dello scudo. Proporzioni 2:3.
Regioni Autonome (Região Autónome)