> (INDIA)
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Bandiera di stato adottata forse dal 25 marzo 1881, allorché il Regno fu restituito dagli inglesi al legittimo sovrano (maharaja Chamaraja X). Al centro del drappo a strisce orizzontali di rosso-marrone, lo stemma, disegnato in stile britannico da Robert Taylor nel 1877 quando il Regno, abolito, non esisteva. È ricco di figure mitologiche hindu. Sullo scudo, adottato dalla dinastia Wodeyar, appare il sacro Gandaberunda (Gaṇḍabheruṇḍa), uno strano uccello con doppia testa d'anatra, che si credeva in possesso di un'immensa forza magica e significa pace, progresso e potere. Usato per la prima volta come un segno sulle monete nella zecca dell'Impero Vijayanagara, intorno al 1510. La leggenda narra che il primo sovrano di Mysore, Yaduraya, si imbarcò in una Vijaya Yathra attraverso il Regno per consolidare il suo rango. Durante questo viaggio, incontrò un asceta che gli diede un panno rosso. Il re lo accettò come una benedizione e lo adottò come Rajdhwaja o bandiera dello stato. Per aggiungere ulteriori benedizioni e i principi del dharma e del satya, il vessillo, caricato con l'immaginario uccello ricevette il nome di "Sathymevodhbhavaramyaham". I supporti sono due satvas o yalis, leoni con testa d'elefante, distruttori del male e sostenitori della giustizia. Il cimiero è un leone azzannante la testa del demone-bufalo Mahishasura, da cui deriva il nome del Regno. Il motto in stile devanagari sul cartiglio significa "la mia fede prevale". Il 28 giugno 1949 Regno e bandiera furono ufficialmente soppressi, quando passò all'India, ma continuò ad essere usata (almeno ufficiosamente) fino al 1956 e de facto sino al 1974, quando il Mysore fu ribattezzato Karnataka.