Repubblica di Mongolia
(Монгол улс, Mongol Ulus)
Bandiera di stato e mercantile adottata con la costituzione del 14 gennaio 1992 e standardizzata nei colori e nelle caratteristiche il 22 febbraio 2012. Storicamente, il blu è stato associato al popolo mongolo come simbolo dei cieli aperti in base alle quale hanno viaggiato per tutta l'Asia centrale. La Mongolia ha spesso utilizzato il giallo nelle sue bandiere, come figura della dge-lugs-pa (il cappello giallo della setta del buddismo tibetano), che è stato reso popolare nel XVI secolo.
Nel 1911, quando fu fondato il moderno stato mongolo, la sua bandiera divenne gialla con al centro in un cerchio blu il tradizionale emblema conosciuto come soyombo, emblema lamaistico vero e proprio compendio di figure simboliche posto spesso in chiusura dei testi filosofici, che avrebbe caratterizzato tutte le successive bandiere mongole. Il suo nome, dal sanscrito, significa "segno che si spiega da sé". La fiamma (l'etere) è auspicio di prosperità; il sole e la luna rappresentano la vita, lo ying.yang è il simbolo delle forze contrapposte e complementari dell'universo; i triangoli ricordano le punte di freccia a difesa dei nemici e i rettangoli simboleggiano la probità e l'indipendenza, sotto questo simbolo vi era un fiore di loto, rappresentazione della purezza. Sarebbe stato creato dal monaco Zanabazar nel 1686 per un personaggio del suo libro. Proporzioni: 1:2.
1.
La bandiera del Regno teocratico buddista staccatosi dalla Cina alla fine del 1911 aveva il drappo con i bordi fiammati alla maniera cinese e portava al centro il soyombo, abolita il 1° dicembre 1919.
2.
Un’altra bandiera fu introdotta con la costituzione del governo popolare, quando salì al potere un governo comunista che introdusse la Bandiera Rossa il 13 marzo 1921 e durata fino alla proclamazione della Repubblica il 26 novembre 1924. Sotto il governo rivoluzionario provvisorio di Sukebator, la monarchia mongola era ridotta a pura formalità. Anche la bandiera assunse un aspetto "sovietico", rossa con simboli gialli. Questi ultimi, la luna e il sole, era due superstiti elementi del soyombo ed erano posti di solito nel cantone o, talvolta, al centro del drappo.
3.
Bandiera di stato adottata il 26 novembre 1924 nel corso del I° congresso e modificata dalla nuova Costituzione del 1940. Il vessillo era rosso con l'emblema nel centro, il soyombo appariva in blu, per intero, e aveva in basso anche il fiore di loto (assente su bandiere di altri periodi), figura dai molteplici significati, ricorrente nella simbologia orientale, in genere segno di purezza e di rinascita. Proporzioni: 5:9.
4.
Bandiera nazionale adottata con la Costituzione del 30 giugno 1940, art. 93: "La bandiera della Repubblica Popolare Mongola consiste in un campo rosso con dipinto nel centro l'Emblema di Stato, e con affiancato le iscrizioni 'Repubblica Popolare Mongola'". L'emblema circolare era formato da un cavaliere galoppante verso il sole, in un tipico paesaggio naturale, ai lati teste di pecora, mucca, cammello e capra, alla base un ornamento detto "alkha", in alto la stella rossa, in mezzo al "mucchio di verdure" l'iscrizione del nome dello Stato.
5.
Bandiera nazionale adottata il 23 febbraio 1949, si alzò una bandiera con la striscia centrale azzurro-cielo, in cui fu dato risalto al colore nazionale dei mongoli. È naturale che un popolo ancor oggi in gran parte nomade abbia considerato per secoli il colore del cielo come un simbolo. Il socialismo, oltre che dal rosso delle strisce laterali, era rappresentato dalla stella gialla sopra il soyombo, abbinamento invero alquanto stridente. L'unica modifica apportata nella bandiera, nel febbraio 1992, è stata la rimozione della stella gialla a cinque punte, che non era più un riferimento a realtà politiche. Proporzioni: 1:2.
6.
SUDDIVISIONI