Stati Uniti Messicani / Repubblica Messicana
(Estados Unidos Mexicanos, Mēxihcatl Tlacetilīlli Tlahtohcāyōtl / República Mexicana)
Bandiera (quarta Bandera Nacional) valida per tutti gli impieghi adottata il 17 settembre 1968, in occasione delle Olimpiadi, quando il presidente Gustavo Díaz Ordaz ordinò un altro piccolo cambiamento allo stemma, voleva che l'aquila avesse della caratteristiche più aggressive. La prima legge sulle caratteristiche e l'uso dello scudo, la bandiera e l'inno nazionale è stato approvato il 23 dicembre il 1967 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 agosto 1968. L’art. 3 della Costituzione recita: “La Bandera Nacional è un rettangolo diviso in tre strisce verticali di uguale misura, con i colori posti nel seguente ordine dal punto di alzata al battente: verde, bianco e rosso. Al centro della striscia bianca, c’è lo Stemma Nazionale con un diametro largo tre quarti nella striscia bianca. Le proporzioni della bandiera sono di quattro a sette. Essa deve avere una corda degli stessi colori quando viene issata (…)”. L’emblema è di antica origine azteca. Secondo la leggenda, una divinità solare, Huitzilopochtli, disse alle genti azteche di fermarsi in un luogo dove avessero visto un cactus (nopal, Opuntia - ficus-indica) crescere su una roccia; giunti presso un’isola in mezzo a un lago (il lago Texcoco), gli aztechi trovarono il cactus: su di esso un’aquila straordinariamente grande stava catturando un serpente; siamo nel 1325 d.C., quel posto fu chiamato Tenochtitlan (=luogo del cactus sulla roccia) e sarebbe diventato Città del Messico. I colori del vessillo rappresentano in ordine: l'indipendenza; la religione e l'unione fra gli stati messicani, stando alla Bandera Trigarante de Mexico che avrebbe ispirato l'attuale bandiera messicana, tuttavia altre interpretazioni si sono susseguite, la più conosciuta è quella trapelata dalla secolarizzazione del paese operata da Benito Juárez, secondo la quale il verde rappresenta la speranza, il bianco l'unità e il rosso il sangue degli eroi della patria. Per via della disposizione comune dei colori, verde, bianco e rosso, molti ritengono che l'unica differenza esistente tra la bandiera italiana e la bandiera messicana sia soltanto lo stemma presente nella seconda. In realtà, la bandiera italiana non solo utilizza tonalità più chiare di verde e rosso, ma inoltre ha proporzioni diverse rispetto a quella messicana. La somiglianza fra le due bandiere pose comunque un serio problema nei trasporti marittimi, dato che in origine la bandiera mercantile messicana era priva di stemmi e conseguentemente quasi identica al tricolore repubblicano italiano del 1946. Per ovviare a tale inconveniente, su richiesta delle autorità marittime internazionali, sia l'Italia che il Messico adottarono bandiere navali con stemmi differenti. Tra i diversi autori dei disegni dello stemma: 1867-1899 Tomás de la Peña; 1899-1916 Juan de Dios Fernandez; 1916-1934 Antonio Gomez R.; 1934-1968 Jorge Enciso e dal 1968 Francisco Epens Helguera. Proporzioni 4:7.
1.
La lotta per l'indipendenza messicana si è svolta sotto un certo numero di bandiere, ma, quando è stato finalmente raggiunta sotto il conservatore Iguala, il 2 novembre 1821 è stato adottato ufficialmente un tricolore di verde-bianco-rosso. Questo disegno può essere stato influenzato dal tricolore francese, ma i colori erano tipicamente messicani ed erano tratti dalla bandiera di Iturbide o "Bandera Trigarante", a strisce diagonali bianca, verde e rossa, simboli rispettivamente della religione, dell’indipendenza e dell’unità del popolo messicano e rappresentava le “Tre Garanzie” di Iguana, con quel compromesso politico che permise al Messico di liberarsi del dominio della Spagna mantenendo la supremazia del cattolicesimo romano e del sistema sociale in cui i creoli privilegiati governavano rispetto a quelli di origine etnica mista e della maggioranza indigena.
2.
Bandiera (prima Bandiera Nacional) valida per tutti gli impieghi adottata il 2 novembre 1822 dopo la nuova proclamazione d’indipendenza del 21 settembre; modificata il 9 aprile 1823. Nella prima versione, l’emblema aveva un'aquila con la testa leggermente inclinata verso destra, con le ali spiegate e la corona imperiale, non figurava il serpente, né il lago: infatti il nuovo Stato intendeva essere un Impero (Primer Imperio Mexicano) e tale fu proclamato il 21 maggio 1822, con Agustín de Iturbide sul trono con nome di Agustín I. Proporzioni circa 2:3.
3.
Bandiera nazionale (seconda Bandera Nacional, prima variante), di stato a terra e in mare adottata il 14 aprile 1823, in seguito alla caduta di Iturbide, il vice presidente Jose Joaquin Herrera suggerì l'idea di aggiungere al blasone i rami di quercia e di alloro, a simboleggiare il Messico repubblicano e a glorificare la memoria degli eroi immortali; a sua volta, Florentino Martinez propose di eliminare la corona imperiale; l’aquila raffigurata con il serpente ed è dato rilievo alle acque del lago che circondavano Tenochtitlan. La bandiera e lo stemma vennero confermati dalla costituzione degli Stati Uniti del Messico (4 ottobre 1824): "1º. Que el escudo sea al águila mexica, parada en el pie izquierdo, sobre un nopal que nazca de una peña entre las aguas de la laguna, y agarrando con el derecho una culebra en actitud de despedazarla con el pico; y que orlen este blason dos ramas, la una de laurel , y la otra de encina, conforme el diseño que usaba el gobierno de lo primeros defensores de la independencia. 2º. Que en cuanto al pabellón nacional, se esté al adoptado hasta aquí , con la única diferencia de colocar el águila sin corona, lo mismo que deberá hacerse en el escudo". Usata poi dal presidente Benito Juárez per la Segunda República de México nel 1860. Nel 1865 si differenziò ufficialmente l'insegna mercantile (pulita). Proporzioni circa 2:3.
4.
Bandiera di stato (terza Bandera Nacional) a terra e in mare, adottata il 1° novembre 1865, durante la guerra civile, dopo che Massimiliano d’Absburgo era stato posto dai francesi sul trono del Messico (Secondo Impero) e durata fino alla definitiva sconfitta di Massimiliano a Querètaro (15 maggio 1867) e alla sua fucilazione (19 giugno 1867). Nello stesso periodo, nelle zone controllate dai repubblicani di Benito Juárez continuò a sventolare la vecchia versione. L’emblema, che era stato adottato il 20 settembre 1863, ricordava alla lontana quello dell’impero di Iturbide del 1822/23; la corona, più grande, era posta non sul capo, ma sopra l’aquila, e quest’ultima afferrava il serpente. Proporzioni 1:2.
5.
Bandiera nazionale (seconda Bandera Nacional, seconda variante) e di stato a terra e in mare adottata il 1° gennaio 1881. Durante il governo del generale José de la Cruz Porfirio Díaz Mory, venne decretato ufficialmente che la bandiera sarebbe stata a bande verticali come nel vessillo francese e l'aquila (con stemma approvato il 20 dicembre 1880) doveva essere di fronte con le ali spiegate.
6.
Bandiera nazionale (seconda Bandera Nacional, terza variante), di stato a terra e in mare, adottata il 1° gennaio 1899, in occasione del centenario dell'indipendenza il generale Porfirio Díaz fece ridisegnare lo stemma nazionale, chiamato dell'Aquila del Centenario e fino al 30 settembre 1916. Proporzioni 2.3.
7.
Bandiera nazionale (seconda Bandera Nacional, quarta variante), di stato a terra e in mare adottata il 15 settembre 1917. Le modifiche del 20 settembre 1916, introdotte dal presidente Venustiano Carranza, che voleva troncare con i precedenti regimi, furono alquanto evidenti, l'aquila venne disegnata di profilo verso sinistra, molto realisticamente, con la testa inclinata, intenta all’attacco del serpente, il tutto più vicino all’originale azteco, ma non lo soddisfece in pieno, quindi il 22 agosto 1918 venne ridisegnata con il capo chino, con le ali distese verso il basso e la coda ampliata. Il nopal caricata di nove foglie, aggiungendone tre in più rispetto ai precedenti. Proporzioni 3:5.
8.
Bandiera nazionale (seconda Bandera Nacional, quinta variante), di stato a terra e in mare. L'emblema riprogettato e dal disegno aggiornato, venne decretato il 5 febbraio 1934 dal presidente Abelardo L. Rodríguez, il serpente d'acqua è sostituito da un serpente a sonagli, i rami di alloro e di quercia sempreverde circondavano del tutto l'aquila e conferivano alla figura un aspetto rotondo. Già nel 1918 doveva comparire sulle bandiere, ma tuttavia, a causa dei problemi politici, è stato ufficializzato molto tardi, in realtà esso fu posto solo di rado sui vessilli e si continuò di preferenza a usare il modello del 1916. Proporzioni 3:5.
SUDDIVISIONI