(საქართველოს რესპუბლიკა; Sakhart'velos Respublika)
Bandiera civile, nazionale e di stato. Il 14 gennaio 2004, dopo la c.d. "Rivoluzione delle rose", il parlamento della Repubblica di Georgia all’art. 2°, paragrafo 1° della legge, ha adottato una bandiera rettangolare bianca, con in posizione centrale una larga croce di san Giorgio rossa che tocca tutti e quattro i lati della bandiera. Nei quattro angoli ci sono quattro crocette bolnur-katskhuri rosse (decreto del Presidente della Georgia n. 31 del 25 gennaio 2004). La prima menzione di questa bandiera è datata metà XIV sec., quando uno sconosciuto monaco francescano, scrisse nel Libro del Conoscimiento de todos los Reinos ("Libro della conoscenza di tutti i regni"), che la bandiera reale era “di tessuto colorato di bianco con cinque croci rosse”. Questa bandiera i re georgiani la portavano in battaglia, anche con la sola “croce di san Giorgio”, su bianco. In primo luogo fu usato come simbolo del Regno di Iberia da re Vakhtang I Gorgasali nel V sec. Secondo Giorgi Gabeskiria le quattro croci extra furono aggiunte durante il regno di Giorgio V lo Splendido in guerra con i mongoli, ed era ripresa dalla croce di Gerusalemme, simbolo dei crociati nella Terra santa che, similarmente, usava una grossa croce centrale con attorno altre croci più piccole nei quattro quadranti. Le croci si dice che rappresentino le cinque sacre ferite di Cristo. In un monastero meskheta, all’entrata, è disegnata la croce di Bolnissi essa rappresenta il simbolo di stato. La bandiera bianca fu usata da Davide il Muratore. Successivamente, alla fine del X sec., con l’unione dei regni sudoccidentali di Georgia ed Abkhazia, il re Bagrat III aggiunse una croce rossa alla vecchia bandiera della tregua. Nel 1992 fu proposta dalla Società araldica locale quale bandiera dell'esercito, ma la proposta fu respinta perché il simbolo era troppo legato all'opposizione del governo di Shevardnadze. Di recente è stata anche usata come insegna del Movimento Nazionale, partito del nuovo presidente Mikheil Saak'ashvili. Per questo la sua approvazione ha suscitato vibrate proteste di vari deputati, che sono usciti dall’aula. Lo sfondo argento (bianco) è segno di innocenza, castità, purezza e saggezza, mentre il rosso significa coraggio, giustizia e amore. Proporzioni 2:3.
Nomignolo |
Khutjvriani drosha (ხუთჯვრიანი დროშა =delle cinque croci) |
1.
Per la prima volta la bandiera è stata pubblicamente sollevata il 25 marzo 1917, e ufficializzata il 26 maggio 1918, quando la Georgia divenne stato indipendente. Il vessillo cremisi-porpora, antico colore reale georgiano, stava per la gioia; aveva il cantone occupante l'intero primo quarto del drappo. Il nero e il bianco dello scacco alluderebbero rispettivamente all'oscuro periodo dell'occupazione zarista e allo sviluppo pacifico e speranza per il futuro di nazione indipendente, ma la simbologia è dibattuta. Autore: Jakob Nikoladze. Proporzioni 1:2.
2.
Modificata il 10 settembre 1918, con il cantone esteso su 1/3 dell'altezza e su 2/5 della lunghezza del drappo. Venne abolita dall'Armata Rossa della R.S.F.S. Russa a seguito dell'occupazione della Georgia del 25 febbraio 1921. Proporzioni 2:3.
3.
1930-1937 [U.R.S.S.]: Repubblica Socialista Sovietica della Georgia (S.S.R. Gruzii, Gruzinskaija S.S.R.)
Il 20 maggio 1921 fu adottato un decreto per l'istituzione della bandiera della R.S.S. della Georgia, confermata dalla Costituzione del 4 marzo 1922 ed ancora il 3 aprile 1927, con l'art. 113, era un panno rosso (scarlatto) con nell'angolo sinistro la sigla in caratteri georgiani S.S.R.G. Dopo lo scioglimento (5 dicembre 1936) della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Transcaucasiana, in cui la Georgia (dal 1922) era stata incorporata, la bandiera venne abolita.
4.
Il 13 febbraio 1937, con l'VIII congresso pan-georgiano dei Soviet, oltre alla nuova Costituzione venne decisa, con l'art. 160, anche la nuova bandiera che aveva la scritta საქართველოს სსრ (Sakartvelos S.S.R.) in caratteri georgiani d'oro nell'angolo in alto a sinistra.
5.
L'11 aprile 1951, viene assunta un'originale bandiera con sovrapposti a un sole d'azzurro, di 24 raggi, in cantone e una banda pure d'azzurra nella parte superiore, la falce e martello non in giallo-oro. Scomparve nel 1990 col ritorno del Paese all'indipendenza e definitivamente il 21 febbraio 1992, con l'annullamento della Costituzione sovietica. Non si ha una simbologia ufficiale dei colori, ma si pensava che il blu della bandiera fosse il mar Nero e il sole con i raggi, il cielo della Georgia libero da nuvole. Autrice: Severiana Maysashvili Davidovich. Proporzioni 1:2.
6.
1995-2004: Georgia (საქართველოს რესპუბლიკა, Sakhart'velos Respublika)
Ripristinata il 26 maggio 1989, in vista della definitiva separazione dall'U.R.S.S., il 14 novembre 1990 con decreto pubblicato il 28 dicembre viene adottata ufficialmente dal Consiglio Supremo della Repubblica di Georgia e riconosciuta legalmente per l'indipendenza, avvenuta il 9 aprile 1991. Perse in seguito popolarità in quanto venne associata al periodo caotico e violento che seguì la ritrovata libertà. Il nero e il bianco dello scacco avrebbero assunto il nuovo significato di guerra e la pace, ma la simbologia non è ufficiale. Proporzioni: 3:5.
ALTRO