Repubblica di Finlandia
(Suomen Tasavalta; Republiken Finland)
Bandiera nazionale e mercantile adottata il 28 maggio 1918 (ufficialmente il 12 febbraio 1920), l'ultima legge in ordine di tempo sul vessillo è del Consiglio di Stato del 26 maggio 1978 (n. 380/78), art. 1: "Suomen lipussa on valkoisella pohjalla sininen risti. Lippu on joko kansallislippu tai valtiolippu". Il prototipo non ufficiale della bandiera nasce, secondo la leggenda, il 13 maggio 1848 ad opera di studenti nazionalisti, che la prepararono per una tradizionale festa annuale. Successivamente una bandiera simile a quella usata dagli studenti fu utilizzata sulle navi finlandesi durante la Guerra di Crimea, per poi diffondersi in seguito nell’ambito della navigazione marittima privata. A partire dal 1900 vi furono proposte varie bandiere non ufficiali, tra cui quelle che vedevano i propri colori differenziarsi a seconda della madrelingua di chi le usava (rossogiallo per i fennosvedesi, biancoblu per i finnici). Ad ogni modo, durante il periodo in cui la Finlandia rimase parte dell’Impero Russo non si dotò mai di una bandiera ufficiale. Una versione più simile all’odierna (croce blu con al centro lo stemma araldico, su campo bianco) venne disegnata da Eero Snellman e Bruno Tuukkanen, la bandiera derivò da quella del club velico di San Pietroburgo, la quale era diventata per i finlandesi simbolo di libertà; secondo un'interpretazione poetica l'azzurro fa riferimento al cielo e al mare finlandese, mentre il bianco rappresenta la neve dei lunghi inverni scandinavi. Data la riverenza con cui i Finlandesi trattano la propria bandiera, essa è stata fatta oggetto di alcune leggi che potrebbero sembrare particolari agli occhi degli stranieri. Esporre una bandiera sporca o strappata equivale ad un insulto alla stessa (Suomen lipun häpäiseminen), offesa punibile a norma di legge. Anche un qualsiasi utilizzo che non sia l’ostensione equivale ad un’offesa alla bandiera. Esporre o vendere bandiere a cui siano stati aggiunti simboli o che siano difformi al modello tradizionale costituisce anch’esso un’offesa punibile. La bandiera, se lavata, non può essere stesa ad asciugare come un lenzuolo qualsiasi. Se per qualche motivo essa debba essere gettata via (ad esempio sulle navi i fumi delle ciminiere la possono sporcare rapidamente e indelebilmente), la bandiera deve essere bruciata o ridotta a brandelli in modo da non poter essere più riconosciuta come tale. Quando viene issata e ammainata lasiniristilippu non può toccare per terra, neanche per un istante. Proporzioni 11:18.
Nomignolo |
Siniristilippu =bandiera dalla croce blu |
Colori |
I colori sono stati ufficializzati con decisione del Governo il 16 settembre 1993, in vigore dal 1° gennaio 1995 ed abrogava la decisione n. 200/25 del 28 maggio 1925. |
1.
Bandiera nazionale, di stato e della marina da guerra, introdotta in via provvisoria dopo la dichiarazione d'indipendenza il 6 dicembre 1917, quando venne subito indetto un concorso artistico per disegnare la nuova bandiera, ma l’inizio della Guerra Civile fermò le
pratiche e l’invio di progetti. Fino al 27 febbraio 1918, anche bandiera mercantile. Sostituita il 29 maggio 1918, al termine del breve ma sanguinoso conflitto la parte vincitrice, ovvero i Bianchi, decisero di
abbandonare la bandiera con lo stemma in campo rosso, utilizzata fino a quel momento perché troppo simile a quella
della Russia bolscevica (riproduceva lo stemma concesso alla Finlandia
nel 1581 da Giovanni III di Svezia, che in quell'anno era diventato anche granduca di Finlandia e Carelia. Il leone derivava dallo scudo dei Folkung, le armi bianche da quello della Carelia. Le nove rose hanno solo funzione decorativa).
2.
SUDDIVISIONI