Repubblica dei Ciuvasci
(Чува́шская Респу́блика Čuvašskaja Respublika; Чăваш Республики Čövaš Respubliki)
Bandiera nazionale adottata, mediante pubblico concorso, dal Consiglio Supremo della repubblica il 29 aprile 1992, art. 2: "Государственный флаг Чувашской Республики представляет собой прямоугольное полотнище (...), пересеченное по горизонтали на желтое (вверху) и пурпуровое (внизу) поля. В центре находятся гербовые эмблемы “Древо жизни” (символ Возрождения) и “Три солнца” e alzata per la prima volta l'8 maggio successivo ed approvata dal Consiglio di Stato della Repubblica il 1° luglio 1997. Il giallo (oro) e il rosso viola sono i colori tradizionali del popolo ciuvascio ed incarnano tutto di quando c’è di più bello e luminoso. Il campo giallo (4/5 della bandiera) rappresenta lo spazio sotto il sole ed i popoli che vivono nella Repubblica; il campo rosso viola (1/5 della bandiera) rappresenta la terra della Ciuvascia. Al centro campeggia una rappresentazione di un disegno sulla base della scrittura runica, che sarebbe l'”albero della vita” (drevnechuvashskimi), simbolo di Rinascimento, la quercia venerata dalla popolazione, potente e durevole, resistente alle intemperie naturali, inoltre, come un unico organismo, rappresenta l'unità dei popoli che vivono nel territorio della Repubblica dei Ciuvasci: la parte superiore, "i rami dell'albero" sta per la popolazione indigena residente; i due elementi inferiori indicano la diaspora, di coloro che vivono al di fuori della Repubblica; mentre l'elemento centrale, intende la popolazione della Repubblica ma di altre nazionalità. Sormontato da un antico simbolo dei tre soli (stella a otto punte), che stanno per la vita e la protezione per il benessere, ripetuto tre volte per il concetto del popolo ciuvascio di "Pulna, Pur, Pulatpar" (= C'erano, ci sono, noi). Autore Ellie Mikhailovich Yuriev. Proporzioni 5:8.
1.
Bandiera di stato adottata il 3 gennaio 1927 ed approvata con risoluzione 2-7 il 31 marzo dello stesso anno: "Флаг состоит из красного или алого полотнища, на верхнем левом углу которого обрамленное чувашским орнаментом белое полотно с красными буквами "ЧАССР", впереди коих в верхнем углу серп и молот, Расположенные крест-накрест рукоятками книзу. Отношение ширины флага к длине- 1:2, а белой вставки к красному полотнищу - 1:9". Fu una delle pochissime che si discostarono alquanto dai ripetitivi modelli sovietici, rossi con iscrizioni in oro. L’emblema della falce e martello e le iniziali della repubblica, rossi su fondo bianco, erano incorniciati entro un motivo ornamentale tipico del paese. Il modello fu ritenuto troppo nazionalista e dopo pochi anni la Ciuvascia dovette rientrare nei ranghi anche in fatto di bandiera. Il drappo, è quasi sempre raffigurato in modo errato, con il cantone sproporzionatamente grande; in realtà la costituzione del 1927 prescrive che il pannello bianco del cantone copra 1/9 della bandiera. Venne sostituita il 12 febbraio 1931. Autore: P. E. Martens.
2.
Nel 1936 la bandiera venne semplificata, venne aggiunta la sigla del nome della repubblica (ChASSR) in grandi caratteri cirillici posta sotto l'emblema della falce e martello, si accompagnava il motto “Proletari di tutto il mondo unitevi!” (Пролетарии, всех стран соединяйтесь!, Petem tencheri proletarisem, perlesher! in lingua ciuvascia). Proporzioni 1:2.
3.
Secondo la costituzione adottata 18 luglio 1938, cap. X, art. 112, la bandiera divenne simile a quella della R.S.F.S. Russa, ma con l'aggiunta del nome in russo e ciuvascio, l'iscrizione (in oro) sulla bandiera era posizionata in modo tale che l'abbreviazione "ACCP" era comune per entrambe le lingue. Proporzioni 1:2.
4.
La bandiera decretata il 6 maggio 1954, effettiva dal successivo 16 giugno, portava i nomi abbreviati in russo e in lingua locale aggiunti sul nuovo vessillo della R.S.F.S. Russa. Proporzioni 1:2.
5.
Con piccoli cambiamenti (avvenuti con decreto del 20 ottobre 1978), la legenda sempre in russo e ciuvascio passò su due righe, la bandiera durò fino al 29 aprile 1992 (il 19 ottobre 1990 con la proclamazione della sovranità, si decise di togliere la "A" di "Autonoma" dalla sigla, ma già si pensava a una bandiera radicalmente diversa). Proporzioni 1:2.