> (RUSSIA)
1.
Bandiera adottata durante il III° congresso straordinario ceceno-inguscio, con la Costituzione del 22 giugno 1937, all’art. 112, rossa con le sigle cirillica e latina della R.S.F.S. Russa e il nome in parte abbreviato della Repubblica Autonoma, in russo, ceceno e inguscio. La bandiera effettivamente in uso aveva la sigla della Russia in cirillico posta ad arco e quella cecena in caratteri latini molto piccola. C'era anche la falce e martello con sotto il nome della Repubblica parzialmente abbreviato in ceceno e in russo. Il 7 marzo 1944 la Repubblica fu abolita, così anche la bandiera e la popolazione cecena e inguscia deportata.
2.
Con decreto del Presidium Supremo sovietico, il 9 gennaio 1957, la Repubblica Autonoma venne ricostituita, ma già il 16 aprile 1956, era stata approvata una nuova versione della bandiera con legge che modificava ed integrava il testo della Costituzione (Legge Fondamentale). Il vessillo venne adottato ufficialmente il 21 maggio 1958 tramite il relativo regolamento. Era la bandiera della R.S.F.S. Russa con in più le sigle in ceceno-inguscio e in russo della Repubblica Autonoma. Proporzioni 1:2.
3.
Bandiera di stato adottata con l'VIII° sessione straordinaria del Soviet Supremo ceceno-inguscio, VI° convocazione il 26 maggio 1978 quando venne stilata una nuova Costituzione, l'art. 158 descriveva i simboli statali, sul drappo non vi erano più le sigle ma il nome in parte per esteso nelle tre lingue, tutte in cirillico. Il 24 aprile 1980, con l'adozione del regolamento con il relativo manuale sull'applicazione, la bandiera venne alzata e il 24 luglio 1981 venne adottato un ulteriore nuovo regolamento. Ammainata forse il 27 novembre 1990, quando la Repubblica si proclama sovrana, sicuramente scomparve il primo novembre 1991, con la proclamazione di indipendenza della Cecenia, che già il primo ottobre si era separata dall'Inguscezia. Proporzioni 1:2.