> (RUSSIA)
1.
Bandiera della Federazione tra i popoli a nord del Caucaso costituitasi nel novembre 1917, il 21 dicembre dello stesso anno si proclamò indipendente dalla Russia. La Federazione si dissolse l'11 maggio 1918. I popoli originari erano i lesghi (Daghestan), i ceceni e gli ingusceti, gli ossezi (o alani), i cariaciai e i balcari, i cabardini, i circassi e gli abcasi. I loro territori non corrispondono esattamente con gli attuali perché, dopo l’integrazione nell’U.R.S.S., alcune divisioni territoriali e aggregazioni di nazionalità furono modificate.
2A.
La Repubblica fu ufficialmente dichiarata l'11 maggio 1918, dopo il collasso della Russia zarista. Durante la guerra civile, combatterono contro i russi "Bianchi", gli scontri durarono fino al gennaio del 1920. L'avanzata dell'Armata Rossa fu in un primo tempo accettata ma poi, a seguito della mancata concessione dell'autonomia, la presenza dei bolscevichi non fu più gradita. Il governo fu così costretto ad abbandonare il Caucaso nel gennaio del 1921. Il vessillo è dubbio, i tre colori rappresentavano i cosacchi (il nero), i musulmani della Cecenia e del Daghestan (verde) e i russi (rosso).
2B.
Bandiera rossa adottata nel luglio 1918 e fino all'11 gennaio 1919, quando essendo il suo territorio quasi interamente invaso dalle "Armate Bianche", il Soviet Supremo decretò lo scioglimento della Repubblica, derivata dalla fusione del Kuban-Mar Nero, del Terek e di Stavropol.
3.
Bandiera adottata forse in coincidenza con lo scioglimento della Federazione dei Montanari Uniti e alla formazione della Repubblica. Di sicuro confermata l'11 maggio 1918 per una nuova Repubblica, ricostituitasi dopo la cacciata del precedente governo ad opera dei russi, venne invasa nell'agosto 1918 dai bolscevichi del Caucaso Settentrionale. Sostituita il 12 giugno 1919, con l'occupazione delle forze "Bianche" di Anton Ivanovič Denikin. La bandiera aveva gli stessi colori della precedente Federazione con in più sette stelle gialle, le quali, così come le sette strisce, rappresentavano sette popoli caucasici (cabardini, cariaciai, daghestani, circassi, osseti, ceceni e ingusci). L'alternanza verde e bianca delle sette strisce è simbolo della tolleranza dei popoli caucasici, ricordando che l'Islam (verde) conviveva pacificamente con il cristianesimo (bianco).
4.
L'Emirato nacque il 19 settembre 1919, la bandiera adottata era verde con una mezzaluna bianca e tre stelle (a quattro o cinque punte) sopra di esso. Soppresso l'11 aprile 1920, con l'occupazione dell'Armata Rossa. Proporzioni 1:2 circa.
5.
La Repubblica Sovietica fu creata dai nazionalisti locali il 20 gennaio 1921, bandiera rossa che simboleggiava il sangue versato, con il cantone verde e il crescente che alludeva all'islam con le sette stelle dei popoli caucasici; il vessillo con i suoi colori rifletteva le idee divenute poi popolari del panturchismo e del panislamismo (diverse fonti indicato come bianco e giallo sia la mezzaluna che le stelle). Autore: Khalil Musayev (Khalil-run Musayasulom).
6.
Bandiera del territorio del Caucaso Settentrionale durante l'occupazione tedesca del 1942-44. Disegnata in Germania, si ispirava alla vecchia bandiera del 1919 (Repubblica Democratica dei Popoli Montanari), ma aveva un diverso emblema nel cantone: il crescente e le stelle erano rimpiazzati da un antico simbolo solare risalente al 1500, un tempo usato come marchio di proprietà (tavro) di mandrie di cavalli, che di recente è stato ripreso dalla Repubblica di Inguscezia. Il disegno, rintracciato presso gli archivi di stato della Germania, esiste in due differenti versioni. Non si sa se e quanto frequentemente la bandiera sia stata usata. Proporzioni 3:5.