Repubblica Federativa del Brasile
(República Federativa do Brasil)
Bandiera nazionale, di stato, mercantile e da guerra. Il nuovo cielo stellato “corretto” l’11 maggio 1992, tiene conto dei cambiamenti avvenuti dopo il 1968: abolizione dello Stato di Guanabara (1975), creazione di quello del Mato Grosso do Sul (1979), elevazione a stati dei territori di Rondônia (1982), Amapá (1991) e Roraima (1991), costituzione dello Stato di Tocantins (1989). Ciò ha comportato l’aggiunta di quattro nuove stelle, tutte appartenenti alla costellazione del Cane Maggiore, nella parte occidentale della sfera celeste. La bandiera brasiliana, a differenza di quella degli U.S.A., viene aggiornata periodicamente e non quando si aggiunge (o è soppresso) uno stato; inoltre le stelle rispecchiano una vera disposizione astronomica, sono rappresentate in ben cinque grandezze differenti e a ciascuna è associato un preciso stato (anche se ci sono discrepanze); la più piccola è quella più in basso, al centro, la Sigma Octantis, o Stella Polare Australe, che dovrebbe rappresentare il Distretto Federale. Il motto "ORDEM E PROGRESSO" (Ordine e Progresso) è ispirato al motto del positivismo di Auguste Comte: "L'Amour pour principe et l'Ordre pour base; le Progrès pour but" ("L'amore come principio e l'ordine come base; il progresso è lo scopo"). Proporzioni 7:10 (decreto legge federale, n. 4545, del 31 luglio 1942).
Giorno della Bandiera / Dia da bandeira |
dal 1889, decreto n. 4: 19 novembre |
Nomignolo |
Auriverde (=l'oro e il verde) |
Hino à Bandeira Nacional |
Salve lindo pendão da esperança! Salve símbolo augusto da pazTua nobre presença à lembrança A grandeza da Pátria nos traz. (Chorus) Recebe o afeto que se encerra em nosso peito juvenil, Querido símbolo da terra, Da amada terra do Brasil! Em teu seio formoso retratas Este céu de puríssimo azul, A verdura sem par destas matas, E o esplendor do Cruzeiro do Sul. (Chorus) Contemplando o teu vulto sagrado, Compreendemos o nosso dever, E o Brasil por seus filhos amado, poderoso e feliz há de ser! (Chorus) Sobre a imensa nação brasileira, Nos momentos de festa ou de dor, Paira sempre sagrada bandeira, Pavilhão da justiça e do amor! (Chorus) |
1.
Una prima bandiera specificamente concepita per il Brasile venne introdotta nel 1645, allorché il paese diventò formalmente un Principato, avendo il re del Portogallo Giovanni IV conferito al figlio Teodosio il titolo ereditario di "Principe del Brasile". Impiegata anche come insegna mercantile sui bastimenti portoghesi che percorrevano la rotta del Brasile. La sfera armillare dorata, sormontata da un globo azzurro con orizzonte d'oro e cimata da croce rosso purpureo, fu anche lo stemma del Principato.
2.
Il 7 settembre 1822, il Brasile si dichiarò Regno indipendente dal Portogallo ed alzò la propria bandiera nazionale, mercantile e da guerra, modificata quasi subito con la proclamazione dell’Impero il 1° dicembre dello stesso anno. Ideata dal pittore francese Jean Baptiste Debret, che, ammiratore del Bonaparte, si ispirò per il disegno alla bandiera del napoleonico Regno Italico. Si è spesso detto che i colori nazionali del Brasile (verde e giallo), sono una rappresentazione delle ricchezze naturali della nazione. Il verde rappresenterebbe l'esuberanza della Foresta Amazzonica, mentre il rombo giallo rappresenta le riserve d'oro del paese (il Brasile aveva un tempo le più grosse miniere d'oro del mondo, specie nello Stato di Minas Gerais), il blu stava per il cielo di Rio de Janeiro, la capitale del Brasile tra il 1763 e il 1960. Dal XVI al XX secolo, dal territorio brasiliano venne estratto più oro di quanto non ne esistesse nel resto del mondo. In realtà il verde rappresenta la famiglia Bragança di Pedro I, il primo imperatore del Brasile; il giallo invece rappresenta la famiglia Absburgo-Lorena della moglie, Maria Leopoldina. Il Decreto del 18 settembre 1822 riporta: “(…) Será d’ora em diante o Escudo deste Reino do Brasil, em campo verde huma esphera Armilar de ouro atravessada por uma Cruz da Ordem de Christo, sendo circulada a mesma Esphera de dezenove Estrelas de prata em uma orla azul; e firmada a Coroa Real Diamantina sobre o Escudo, cujos lados serão abraçados por dois ramos das plantas de Caffé e Tabaco, como Emblemas de sua riqueza comercial, representados na sua própria cor e ligados na sua parte inferior pelo Laço da Nação. A Bandeira Nacional será composta de hum paralellogramo verde e nelle inscripto hum quadrilátero rhomboidal côr de ouro, ficando no centro deste Escudo das Armas do Reino do Brasil (…)”.
3.
La corona reale di tipo portoghese, fu sostituita da quella imperiale (Decreto del dicembre 1822 ma non subito attuato). Quest'ultima era talvolta foderata di verde anziché di rosso-porpora, e talora comparve una ventesima stella sul cerchio azzurro. Sostituita con l’avvento della Repubblica.
4.
Prima bandiera nazionale repubblicana, alzata alla proclamazione della Repubblica il 15 novembre 1889 e sostituita dopo pochi giorni, il 19, da quella definitiva. A “Stelle e strisce” sul modello U.S.A., con 21 stelle, tante quante gli stati più il Distretto Federale. Il verde e il giallo, già presenti sulla bandiera dell’Impero, erano ora assunti come simboli delle ricchezze naturali e minerarie del paese. La bandiera, benché provvisoria e di brevissima durata, ha ispirato quelle di alcuni stati brasiliani: Goiás, Sergipe e Piauí.
5.
Bandiera nazionale, di stato, mercantile e da guerra adottata il 19 novembre 1889, il decreto fu firmato dal membro del Governo provvisorio Benjamin Constant, con il professor Raimundo Teixeira Mendes, presidente dell’Apostolato Positivista del Brasile, che ebbe l’idea della nuova bandiera. Texeira Mendes collaborò con il dr. Miguel Lemos e il professor Manuel Pereira Reis, capo astronomo della Scuola Politecnica, mentre il disegno fu eseguito da Décio Vilares. Colori e disegno derivano dalla precedente bandiera dell’Impero; la Croce del Sud, simbolo cristiano; la sfera celeste rappresenta il cielo di Rio de Janeiro alle ore 8 e 30 (12a ora siderale) del 15 novembre 1889, giorno della Dichiarazione della Repubblica, con la Croce del Sud (Cruzeiro do Sul) e stelle appartenenti ad altre costellazioni australi (Cane, Scorpione, Idra, Triangolo, …), oltre alla boreale Spica della Vergine. In tutto 21 stelle in rappresentanza dei 20 stati originali e del Distretto Federale (la stella che la rappresenta è la Polaris Australis, e la sua posizione vicino al polo sud celeste la rende visibile attraverso tutta la nazione, in ogni giorno e ad ogni ora. Inoltre tutte le altre stelle circondano Polaris Australis. Questo fatto dà alla stella, che è intesa rappresentare la capitale brasiliana, un significato speciale).
6.
1960-1968: Stati Uniti del Brasile (Estados Unidos do Brasil)
Secondo alcune fonti, la prima delle due stelle (Alpha Hydrae, sotto la M di “ORDEM”) sarebbe
stata aggiunta nel giugno 1960, quando le stelle furono portate a 22 in seguito alla
costituzione del nuovo stato del Guanabara.
7.
Bandiera nazionale, di stato, mercantile e da guerra, modificata il 28 maggio 1968 (modifiche in vigore dal 31 successivo) quando le stelle furono portate a 23 in seguito all’elevazione a stato del territorio di Acre (1962); nella stessa occasione fu cambiato il nome ufficiale in “Repubblica Federativa”.
Stati (Estados)