> MYANMAR
1.
La bandiera nazionale del Regno unificato dalla dinastia Alaungpaya (1752–1885, anche chiamata Kongbaung) apparve in epoca imprecisata (forse dopo il 1835) e durò fino alla conquista britannica che ridusse l'intera Birmania a provincia dell'India (1886). Il tradizionale emblema del pavone, simbolo di immortalità, eclissatosi nel 1886, non fu dimenticato e sarebbe ricomparso sulle bandiere più di mezzo secolo più tardi. Di solito si trova rappresentato al naturale in campo bianco, ma spesso è riprodotto entro un disco rosso (talora solo un anello).
2.
1939-1941 / 1945-1948 [Regno Unito]: Birmania (Burma)
Nel 1937, la Birmania fu distaccata dall'India e costituita colonia a sé, e la bandiera coloniale di stato venne adottata il 6 febbraio 1939. Abolita il 30 marzo 1941 fu ripresa dopo la parentesi bellica della Seconda Guerra Mondiale. Cancellata in via definitiva con l'indipendenza, il 4 gennaio 1948. Nel badge di giallo riappare il simbolo nazionale, il pavone multicolore. Proporzioni 1:2.
3.
1941-1942: Birmania (Myan-ma)
Bandiera adottata il 30 marzo 1941 e durata fino al 1942. La scomparsa dell'Union Flag dal cantone e il maggior risalto dato all'emblema locale del pavone rifletteva i sentimenti antibritannici della popolazione che in gran parte vedeva un'opportunità di indipendenza nell'imminente invasione giapponese.
4.
Nel 1942 venne adottata come bandiera nazionale provvisoria dal governo filonipponico appena insediato, l'insegna del dominante Partito dei Poveri (Synyetha-Wunthanu). Sostituita il 1° agosto 1943. Costituiva un buon compromesso simbolico: il giallo era infatti gradito ai buddisti, il disco solare ai giapponesi e l'insieme dei tre colori ai nazionalisti. Il pavone era assente, ma indirettamente rappresentato dal sole, perché secondo la tradizione l'uccello viveva sul sole.
5.
1943-1945: Stato della Birmania (Biruma Koku, Nainggan Daw Adipati)
Bandiera nazionale e di stato adottata formalmente il 1° agosto 1943 con la dichiarazione d'indipendenza promossa dagli occupanti giapponesi. Scomparsa il 3 maggio 1945 quando gli alleati liberarono la capitale Rangoon. Torna ancora il pavone. Il giallo arancio simboleggia la fede buddista; il verde l'agricoltura e il rosso la purezza e il coraggio.
6.
1947-1974: Unione di Birmania (Union of Burma, Pindaungsu Myanma-Nainggan-Daw)
Bandiera di stato prevista dalla costituzione del 24 settembre 1947, e alzata per la prima volta il 4 gennaio 1948, giorno dell'indipendenza dal Regno Unito. Modificata il 2 marzo 1974. Ispirata alla bandiera della Lega Antifascista del Popolo Birmano (rossa con una grande stella nel cantone), è rossa con nel punto di alzata un cantone blu, caricato da una grande stella bianca di cinque punte centrale e circondata da 5 piccole stelle bianche pure di cinque punte. Tutte le stelle sono orientate con una punta verso l’alto e due verso il basso. Le stelle minori sono posizionate tra gli angoli di quella maggiore centrale, seguendo il giro dell’orologio, ovvero all’1, 4, 6, 8, 11. Il rosso simboleggia il coraggio, la determinazione e la solidarietà; il blu rappresenta le profondità celesti. La stella bianca è quella del movimento sopra citato, le cinque più piccole alludono all’onestà e rappresentano i popoli della Birmania: birmani, karen, shan, chin e kachin. Proporzioni 5:9.
7.
1974-1989: Repubblica Socialista dell'Unione di Birmania (Pindaungsu Socialist Thammada Myanma Nainggan Daw, Socialist Republic of the Union of Burma)
Bandiera nazionale e di stato, valida per tutti gli impieghi, adottata il 2 marzo 1974 con la nuova Costituzione (decreto n. 109 del Consiglio Rivoluzionario, pubblicato dal Rangoon Guardian il 27 dicembre 1973). Proporzioni 5:9.